Blocchi di cemento a delimitare l’accesso al percorso, rifiuti di ogni genere oltre ad un dissesto della sede stradale che pervade l’intero tratto, è questa la situazione in cui versa il percorso cicloturistico che dalla “Capitale del Barocco”, conduce a San Cataldo, quella che senza se e ma può, nella maniera più assoluta, essere definita la marina per eccellenza dei leccesi che nel corso dell’estate, vi si recano per trascorre qualche ora a fare un bagno nel mare o per distendersi al sole.
A porre l’attenzione sulla situazione la denuncia da parte di Fabrizio Marra, il Segretario Cittadino del Partito Democratico di Lecce che, con una nota stampa e un video allegato, illustra lo stato in cui versa il percorso.
“Quella che poteva essere un’interessante passeggiata, potenzialmente anche un’attrattiva per gli amanti del turismo su due ruote, oggi verte in uno stato di abbandono”, dichiara l’avvocato leccese.
“Solo grazie all’iniziativa di alcuni cittadini, da pochi giorni il Comune di Lecce ha riaperto gli occhi sulle sue marine e in particolare su San Cataldo. Il Partito Democratico di Lecce, che da anni denuncia lo stato di abbandono in cui verte il litorale, ha deciso di approfondire la questione e andare a verificare, dopo alcune segnalazioni pervenute dai cittadini, l’attuale condizione, dotati di action camera, di quel che rimane del percorso ciclo turistico che dovrebbe collegare Lecce a San Cataldo.
Durante la nostra passeggiata – prosegue Fabrizio Marra – abbiamo incontrato, blocchi di cemento a delimitare l’accesso al percorso, rifiuti di ogni genere oltre ad un dissesto della sede stradale che pervade l’intero tratto.
Oltre a constatare lo spreco di denaro pubblico e il disservizio offerto ai cittadini per un’opera che rappresenterebbe una valida opportunità per praticare dello sport all’aria aperta e in piena sicurezza, si conferma il totale disinteresse nei confronti delle marine da parte delle ultime amministrazioni”.