È la prima finale tutta italiana, anzi tutta salentina quella che Flavia Pennetta e Roberta Vinci hanno conquistato battendo rispettivamente la seconda forza del tabellone, la rumena Simona Halep e la numero uno al mondo, Serena Williams che tra l’altro giocava in casa allo stadio Arthur Ashe a New York, letteralmente ammutolito ed esterrefatto per il risultato tant’è che dopo essersi aggiudicata il punto della vittoria la tarantina si è rivolta al pubblico indicando se stessa, come per dire: «volete capirlo o no che ci sono anch'io?». E stasera, alle 21.00 ora italiana le due conterranee si sfideranno per conquistare la finale tutta tricolore degli US Open femminili di tennis. Una giornata indimenticabile, non solo perché le due atlete hanno scritto, in un modo o nell’altro, una pagina importante nella storia del tennis nostrano, ma anche perché comunque finisca, sul cemento di Flushing Meadows sarà il tricolore a sventolare alto. Insomma, un evento da non perdere assolutamente.
Per questo, il presidente del Consiglio, dopo aver commentato su Twitter la vittoria delle due tenniste ha annunciato un po’ a sorpresa di voler essere presente al match clou e ‘tifare’ italiano. Matteo Renzi, infatti, è partito questa mattina diretto nella Grande Mela con il presidente del Coni Giovanni Malagò. Peccato però che per questo abbia dovuto annullare tutti gli impegni istituzionali, compresa la sua partecipazione alla cerimonia di inaugurazione della 79esima Fiera del Levante, un’edizione, come spiegato dal Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano «che è un simbolo di non resa dei pugliesi rispetto alla crisi economica che ci ha colpiti, ma non ci ha piegati». In sua vece, il sottosegretario Claudio De Vincenti. Nel 2009 a dare forfait fu Silvio Berlusconi, ufficialmente per i funerali di Mike Bongiorno, secondo le malelingue, invece, per non incontrare Patrizia D’Addario, ed evitare così l’imbarazzo, in piena bufera giudiziaria sulle notti di Arcore
La decisione, seppur motivata dalla storica vittoria delle salentine, lascia spazio a molti interrogativi.
Il primo commento arriva direttamente dal Governatore pugliese «Renzi va a festeggiare la Puglia a New York. Sarei andato lì anche io ma il mio dovere mi impone di essere oggi a Bari, alla Fiera del Levante» ha dichiarato con ironia Michele Emiliano all’Ansa commentando che questo è il giorno della Puglia e non delle polemiche. «Sono talmente felice per la vittoria di Flavia e Roberta – aggiunge Emiliano – che ogni altra considerazione passa in secondo ordine».
Gli fa eco Luigi Vitali che dal coordinamento regionale di Forza Italia si dice preoccupato che «Le lettere dei parlamentari del Pd e gli appelli di Emiliano e di tutto il Mezzogiorno per reclamare attenzione da parte di Renzi non hanno sortito alcun effetto»
«Sono settimane -prosegue- che reagiamo a provvedimenti del governo che mortificano il meridione, ma il risultato non è stato raggiunto: Renzi continua a non avere alcuna sensibilità per la questione del Mezzogiorno. La Fiera del Levante di Bari rappresenta, nonostante la pessima gestione targata Pd, un fiore all'occhiello dell'economia pugliese e partecipare a un evento di tale importanza sarebbe stato doveroso. Tuttavia -conclude Vitali- ce lo aspettavamo. Resta da capire come la prenderanno i parlamentari Pd: accetteranno in silenzio lo schiaffo ricevuto oggi dal Sud?».
Sulla stessa scia anche il consigliere di Fi, Andrea Caroppo che pur riconoscendo l’eccezionalità di una finale tra Flavia Pennetta e Roberta Vinci per la Puglia che si è impadronita senza rivali del tennis mondiale non può far a meno di notare che un premier che sceglie di non partecipare all'inaugurazione dell'ente fieristico più importante del Sud, per volare in America a seguire la partita è «un segnale pessimo di totale disinteresse nei confronti del nostro sviluppo economico».
«Noi –prosegue il presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia – un'idea chiara l'avevamo già a riguardo. Ha tagliato i fondi PAC per le Regioni del Sud, ha programmato il 'Job Act' su misura per il Nord, ha autorizzato le trivellazioni nei nostri mari senza ascoltare le comunità locali, e tanto ancora. Ci saranno senza dubbio tante occasioni per festeggiare le nostre stelle del tennis -conclude Caroppo- ma bidonare senza preavviso l'inaugurazione della FdL, per correre a New York e fare l'ennesima passerella mediatica, è un atto di spregio nei confronti della nostra Regione e di tutto il Sud».