Una lista inattesa, che ha fatto irruzione all’ultimo momento nella campagna elettorale di Salice Salentino. Dopo 5 anni di attività amministrativa indipendente Sonia Cuppone chiede a Salice una svolta totale.
Unica donna a sfidare tre uomini e rispettive liste, lei che ha raccontato di essersi trovata spesso sola a contrastare la supponenza dei politici uomini e la solita vecchia classe dirigente, che a suo dire sapeva dirigere poco e male.
“Si sente anche per la strada l’odore di naftalina che viene fuori dal palazzo, noi di Liberiamo Salice proponiamo invece persone nuove, libere e senza trascorsi politici. Senza imbarazzo e senza macchia, le persone giuste insomma per dare a Salice quello che non ha mai avuto”
E cosa non ha mai avuto Salice?
“Salice manca di protagonismo e notorietà. Vorremmo dare al nostro paese quella centralità che merita, e per farlo dobbiamo puntare sull’identità locale, sul commercio e sul turismo. Liberiamo Salice ha voluto legare la ricerca di appeal territoriale con la definizione di una identità locale forte, che non è solo la doc, ma che dal Salice doc passa certamente”.
Come siete arrivati a queste Elezioni?
“Siamo arrivati da soli. A noi non ci manda nessuno, nessuno ha deciso per noi. Noi soltanto possiamo liberare Salice, e sapete perché? Perché siamo liberi.
Non abbiamo capi e qui non ci sono colonnelli. Accanto a me non ci sono padrini che ci mettono le mani sulle spalle, e non abbiamo padroni a cui dover rispondere, né dire grazie o prego.
Sul palco, nei comizi, non c’erano voci di ventriloqui. Nessuno di noi è una marionetta, nessuno può manovrarci. Che bella differenza vero?”.
Come farete a vincere?
“Chiedendo, in particolare, il sostegno a tutte le donne di Salice. Alle mamme, alle figlie, alle nonne.
Tutte le donne lavoratrici, o che lavorano in casa, tutte devono poter contare su una persona come loro.
Non la persona migliore, ma la persona giusta.
Per liberare Salice abbiamo bisogno di una mano da tutti quelli che negli ultimi anni non sono andati a votare. Loro sì che oggi possono fare la differenza”.
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