Lavoratori enti locali, presentato documento al Prefetto


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I lavoratori degli enti locali della Provincia di Lecce hanno fatto sentire la loro voce questa mattina ed hanno deciso di scendere in campo davanti alla Prefettura per esporre le proprie ragioni. Il presidio, previsto per questa mattina lunedì 7 luglio, è stato organizzato dai tre sindacati di categoria Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Lecce.

Con il sit-in si chiedeva al Prefetto, Giuliana Perrotta “di far presente al Governo centrale il disagio, la sofferenza e lo stato di frustrazione che in questo momento i lavoratori stanno vivendo”, come si legge nel documento consegnato al Prefetto dai Segretari generali dei tre sindacati Simone Longo (Fp Cgil), Giuseppe Melissano (Cisl Fp), Antonio Tarantino (Uil Fpl). “I lavoratori e il sindacato lanciano una sfida”, si legge ancora nel documento, “per un vero e proprio processo di riforma sul riassetto istituzionale, la riprogettazione delle funzioni locali, la valorizzazione delle competenze professionali, il rilancio dei servizi al territorio e la crescita delle comunità locali”. 

Cinque le proposte avanzate nel documento, che in sintesi possono essere riassunte così: Avviare cabine di regia, nazionale e locali, per la definizione delle funzioni da attribuire a ciascun livello amministrativo (Comune, Provincia, Città metropolitana, Unione dei Comuni) in base alle specificità di ciascun territorio; Applicare costi standard e Lep (livelli essenziali delle prestazioni) a tutti gli enti locali, centrali unificate di acquisto regionali; Turn-over generazionale. Le nuove norme sul turn-over nascondono nuovi tagli agli organici. Il personale che andrà in pensione (43 mila nei prossimi 4 anni) sarà sostituito solo in parte. Vogliamo una reale turn-over generazionale con almeno 50mila giovani per portare innovazione, velocità, cambiamento organizzativo; Innovare con la partecipazione. L'innovazione organizzativa deve essere perseguita attraverso la possibilità per i dipendenti, insieme a cittadini e contribuenti, di entrare nel merito di come deve essere organizzato e funzionare il servizio. No a tagli lineari, sì alla razionalizzazione e all'integrazione di funzioni. A partire dalla Camera di Commercio; Rilanciare la contrattazione. L'ingiusto blocco del Ccnl, che dura ormai dal 2010, deve essere superato. I dipendenti degli enti locali non devono pagare per la cattiva gestione dei bilanci, la mancata trasparenza e un sistema di controlli carente che penalizza la certezza delle risorse.