Manca davvero poco al calore tiepido della Primavera e, per molti paesi, manca ancor meno al fatidico voto per il rinnovo dell’Amministrazione comunale. Come sugli alberi sbocciano i fiori così per le strade germogliano candidati, da ogni rione e da ogni quartiere una Fenice risorge dalle ceneri del consueto immobilismo pronta ad immolarsi per l’interesse della comunità nelle parole, per un qualche interesse proprio o del partito nei fatti e raramente per un sincero ideale. In esclusiva per il lettori di Leccenews24.it una guida semiseria e definitiva per riconoscere i traffichini alla ricerca di consensi ed evitarli!
I salutatori compulsivi
Occhi di falco e velocità brachiale da supereroe, è questo il sommario identikit del salutatore compulsivo, da ora S.C. Sei fermo al semaforo quando improvvisamente senti incombere una presenza, guardi nello specchietto retrovisore e lo vedi: è lui! Ghigno e avambraccio che fende l’aria con il vigore della spada nella battaglia, si stima che il S.C. consumi una media di 560 kcal per ogni minuto di attività, un esercizio fisico estenuante che richiede una forza notevole. Non illudetevi di poter sfuggire al saluto del S.C., ovunque voi siate, qualsiasi cosa stiate facendo lui vi vedrà, vi raggiungerà e vi saluterà e-statene certi- se non ricambierete il suo saluto egli sarà pronto a sbracciarsi fino a quando il suo arto non sarà completamente consumato dall’attrito con l’aria.
Le vecchie glorie della politica locale
Certi cavalli da corsa non possono essere costretti in scuderia, ogni cinque anni tornano alla carica per riconfermare il loro pacchetto di voti o per perdere definitivamente la faccia. L’eterno ritorno dell’uguale che dice tutto ed il contrario di tutto, che non è di destra e non è nemmeno di sinistra perché ha già fatto danni sia da una parte che dall’altra. Investimenti ingenti per garantirsi un ritorno anche minimo perché la loro lingua sul PUG vogliono metterla ad ogni costo. Processioni di casa in casa, cure di oblio per i fedelissimi e poderose bugie per i nuovi adepti perché, in fondo, i verbali dei Consigli comunali di trenta/venti/ dieci anni fa chi li leggerà mai? Mica i cittadini saranno tanto pignoli da andare a fossilizzarsi su quegli errorucci di bilancio tanto eclatanti da aver indebitato il Comune per decenni!
Gli attivisti dell’ultima ora
Sembra ieri che nell’intimità delle loro cantine commettevano una infinita serie di piccoli reati, ma le cose sono cambiate, adesso! Basta con il malaffare, ormai è tempo di redenzione e di buoni propositi, di idee e di proposte, chiaramente tanto insensate quanto irrealizzabili. L’attivista novello si aggira spavaldo nel centro del paese, ripete a memoria- e fino alla nausea- i compiti che gli sono stati assegnati, come i bambini che a Pasqua recitano la poesia in attesa che il nonno elargisca loro una piccola donazione. Se non facessero schifo farebbero tenerezza.
I caffè offerti
Le strade ed i muri delle case si tingono di nero perché piovono caffè. In tazza, tazzina, bicchiere di plastica o di vetro, da portar via per gli indaffarati. Il fatturato di ogni bar del paese si gonfia improvvisamente, le casse dei locali quasi esplodono ricolme di monetine da un euro. A Milano hanno l’Expo, nei piccoli paesi abbiamo i comizi elettorali che attirano in piazza potenziali elettori e candidati, generando un virtuoso incrocio tra domanda ed offerta perché “dici ca nu caffè dopu lu comiziu nu nde lu pijamu mpa’?” (Traduzione: “ Amico mio, prendere un caffè con te, dopo il comizio, è davvero importante per me!”).
Uno scenario apocalittico dove nessuno può sentirsi al sicuro, i denti diventano gialli e l’uso ininterrotto delle macchinette da caffè genera vibrazioni tanto forti da destabilizzare il nucleo della terra con effetti devastanti sulle isole del Pacifico.
I “ti ho visto crescere!”/ “ti ho sempre voluto bene.”
Carramba che sorpresa: lo avresti mai immaginato di essere tanto amato? Menomale per le amministrative che ci scaldano i cuori con tutti questi affetti ritrovati! Bussano alla tua porta, ti fermano per strada e gonfiano il tuo albero genealogico di rinnovati legami familiari. Con questo rinfoltimento parentale fare i regali di Natale sarà un salasso! Niente paura, sono parenti che appassiscono in fretta come le viole, passate le elezioni svaniranno e tornerete alla pacifica indifferenza di un tempo.
I grandi ritorni in patria
Non li hai visti per anni, pensavi fossero stati tritati e riciclati in gustosissime scatolette di cibo per gatti e invece no, il potere mistico delle Amministrative resuscita anche loro. Una forza motrice tanto potente che, ammesso fossero stati davvero macellati le loro carni si sarebbero ricomposte sino a ricreare la figura umanoide del candidato modello. La chiamata dell’amico di famiglia che deve riempire la sua lista ha un eco troppo forte per restare inaudita ed ecco che da ogni cantone del mondo i dati per dispersi tornano in grande spolvero con il savoir-faire del lecchino e con l’incompetenza di chi, per rispetto verso l’umanità e verso se stesso, doveva restare nel suo sarcofago di disinteresse per almeno altri due o tre secoli.
I comitati elettorali
Dal “Movimento dell’Elefantino Storno” alla “Coalizione delle Passere Allegre”, tutti- e dico proprio tutti- inaugureranno presto un comitato elettorale. Antri umidicci e dimenticati dalla Civiltà, spesso ricavati da depositi in disuso o da negozi chiusi da decenni, improvvisamente si rianimano e diventano fulcro di propaganda elettorale, rivestiti di una tanto esclusiva quanto orrenda carta da parati raffigurante i faccioni furbetti degli aspiranti alla poltrona di sindaco.
E voi? Quante di queste pieghe avete già affrontato? Raccontateci la vostra disavventura in un commento e tenete duro, passerà presto!
a cura di Armenia Cotardo