Centrosinistra ancora senza candidato. Le civiche fanno proposte, ma dal Pd arriva il no alle primarie


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Nel centrosinistra leccese la situazione resta ferraginosa. Il Partito Democratico ribadisce, in modo inequivocabile, il no alle primarie perché la consultazione troverebbe la contrarietá di buona parte degli alleati: La Puglia in Più e Udc non hanno intenzione a parteciparvi; dal canto suo, il Pd fa sapere di essere al lavoro su altri due nomi, esponenti della società civile, ma senza il placet del segretario regionale Lacarra non sarà presa alcuna decisione.  Questo week end doveva essere quello giusto per identificare il candidato, ma l'incombenza  slitta ancora.
 
I movimenti civici non restano a guardare, solo pochi giorni fa è venuta dall'avvocato Fornari la richiesta al Pd di rimettersi alla scelta delle formazioni della societá civile: la proposta prevederebbe l'individuazione di alcuni candidati da presentare agli alleati che sceglierebbero poi tra questi; nei nomi eletti dalle civiche potrebbe anche esserci quello di Fornari che mira ad una visibilità personale. L'altra civica, invece, quella di Ernesto Mola, non chiude a Delli Noci come fa dichiaratamente la formazione di Fornari, ed organizza una convention del centrosinistra. Nella mattinata di sabato, infatti, il centrosinistra si è riunito presso le Officine Cantelmo: per il PD presente l'On. Massa, ma si è fatto notare anche l'ex assessore di Perrone, Alessandro Delli Noci; qualcuno, nel centrosinistra,  continua ad indicarlo come possibile candidato su cui fare sintesi, ma il Pd, al quale Delli Noci avrebbe chiesto già da tempo un accordo al primo turno, rifiuta di puntare su un ex di Perrone. 
 
Intanto, Ernesto Mola riunirà nuovamente tutti gli uomini della società civile sabato 28 gennaio, sempre presso le Cantelmo, per individuare ulteriori proposte e idee da far rientrare in un programma condiviso. “Sembra proprio che il metodo che abbiamo indicato stia funzionando – spiega Mola in una nota ufficiale.  Non è facile, lo sappiamo, ma soltanto partendo dalla condivisione progettuale è possibile stare insieme per partecipare con concrete chance di vittoria alla prossime amministrative.”      
 
Da altre parti, intanto, nel centrodestra, si lavora senza sosta e ci si appresta a condividere un programma da presentare alla cittá: Mauro Giliberti, il candidato del centrodestra leccese, incontrerà il sindaco uscente Perrone già nelle prossime ore per fare il punto della situazione e tracciare, presumibilmente, una linea progettuale in continuità con il lavoro già svolto dall'amministrazione uscente. Si inquadra, senza dubbio, in questa ottica la recente approvazione di un PUG per la città, a pochi mesi dalla fine del mandato, un mezzo con il quale Perrone tenta di mantenere un certo controllo sulla città, uno strumento di continuità come detto, ma anche l'elemento che dimostra una buona dose di sicurezza della vittoria.
 
Il fermento, tuttavia, c'è anche dalle parti del Movimento 5 Stelle: si attende la certificazione del candidato Valente, ma i "tavoli" di lavoro, anche lì, hanno già avuto luogo ed hanno registrato, a detta di Valente, un discreto successo.  Manca il centrosinistra all'appello, ma più di tutti, il grande assente di questa tornata elettorale è il Pd: sconfitto in partenza, logorato al suo interno da una lotta fratricida, incapace di portare davanti ai suoi cittadini una visione di città. Venti anni di governo della destra non sono bastati al Partito Democratico che sembra essere ormai a proprio agio nel ruolo di oppositore.
 
"Il Pd non vuole vincere" si sente mormorare da qualcuno, altri dicono "c'è ancora tempo, il Pd farà una buona campagna elettorale"; nel mezzo stanno i cittadini di centrosinistra, orfani di una certa ideologia, di un partito e sempre più in cerca di un'altra causa politica alla quale votarsi e per la quale votare.
 
A cura di VALENTINA PETRUCCI