E’ il mare a scaldare il weekend delle Palme nel dibattito politico leccese. Il sindaco uscente Carlo Salvemini e il suo competitor del centrodestra Erio Congedo alzano il tiro, infiammando la “polis” social – e non – in merito alla gestione delle coste. Un tema che per la prossima amministrazione comunale diverrà cruciale, con un Piano delle Coste da approvare e con le concessioni demaniali da regolamentare a dovere.
Ad inaugurare il dibattito è il sindaco uscente Salvemini che, già al lavoro nel corso degli ultimi 18 mesi, ha presentato il suo Piano. Meno stabilimenti privati, più servizi liberalizzati. Questa, in estrema sintesi, la sua visione per le marine leccesi. Ma guai a dire che l’Amministrazione Salvemini-Delli Noci mortificherebbe gli imprenditori perchè secondo il candidato del centrosinistra sono ben 51 le opportunità imprenditoriali che il Piano proposto dalla sua amministrazione garantirebbe.
“Oggi ci sono 27 concessioni lungo le nostre coste – ha spiegato Salvemini. Io ne penso 17, con 21 spiagge libere con servizi, 13 chioschi in aree di pregio naturalistico e storico, quattro strutture sportive e due per giochi acquatici, nove corridoi di lancio per kitesurf e vela, un centro faunistico nel parco di Rauccio”.
Carlo Salvemini: “sistema da riportare nella quadro normativo”
“Noi guardiamo alla costa non solo come parte di sabbia davanti al mare – dice – ma tutto l’insieme di dune, aree naturali, strade, parcheggi e aree edificate. Il piano comunale non può essere una somma di concessioni demaniali, una successione di lotti avulsa dal contesto e priva di un disegno d’insieme”.
Il Piano, da poco pubblicato dal Settore Pianificazione del Territorio, ha bisogno di una delibera prima di passare al vaglio delle osservazioni, soprattutto alla luce della Legge Regionale in materia. “Chi lo considera sbagliato o rigido – attacca Salvemini – deve solo proporre modifiche alla legge regionale, ma fino a questo momento non sono mai state presentate proposte in consiglio regionale, dove Erio Congedo siede sin dal 2000”.
Che il tema sia delicato, complesso, legalmente anche farraginoso è chiaro a tutti. Ma Carlo Salvemini rivendica un ruolo di rientro nella legalità. “Il piano prevede un tempo medio di dismissione degli stabilimenti che sorgono in zone soggette ad alta erosione e nei pressi di contesti naturalistici di pregio e di adeguamento delle strutture in muratura che devono essere convertite in strutture più leggere e che potranno rimanere così in funzione per tutto l’anno grazie a un accordo già sottoscritto con la Soprintendenza”, ha concluso l’ex e candidato sindaco.
Erio Congedo scrive al Commissario
Sul tema, dal canto suo, è intervenuto anche Erio Congedo. L’aspirante primo cittadino del centrodestra si è appellato direttamente al Commissario Sodano “affinché venga data applicazione alla circolare regionale riguardante l’ottemperanza alle disposizioni di legge in materia di estensione della durata delle concessioni demaniali marittime vigenti“.
La legge di bilancio 2019, infatti, ha previsto la proroga automatica di 15 anni delle concessioni attualmente esistenti, su richiesta del concessionario, comprese quelle riguardanti gli stabilimenti balneari. A seguito di tale dettato, la Regione Puglia ha invitato tutti i comuni costieri a predisporre e comunicare le modalità per darvi attuazione.
“Ci risulta però che il Comune di Lecce non avrebbe ancora dato seguito a questo invito – commenta Congedo. Per questo rivolgo l’appello al Commissario , certo di poter contare sulla sua indiscussa terzietà e dedizione alle leggi dello Stato. Appare evidente come questa previsione di legge, che la stessa Regione sollecita a rispettare e che ormai la quasi totalità dei comuni d’Italia ha già adottato, prorogando di quindici anni le concessioni esistenti, andrebbe in contrasto con la drastica riduzione degli stabilimenti balneari prevista dal piano coste predisposto dall’amministrazione Salvemini.
Come già detto in altre occasioni, io ritengo che i tanti sacrifici sostenuti da quegli imprenditori nel corso negli anni non possano venire rasi al suolo con un colpo di ruspa, e continuerò a battermi perché questo non accada”, conclude.