Una provocazione, ma neanche troppo, quella lanciata da Gianluca Borgia durante il consiglio comunale di questa mattina a Palazzo Carafa. Il consigliere di maggioranza della ‘Puglia Prima di tutto’, infatti, tra il serio e il faceto, ha proposto di utilizzare delle mucche per ripulire strade, piazze e giardini del capoluogo barocco dalle erbacce. Non mucche qualunque, ma della razza «red poll»: mansueti, docili, silenziosi, ma ruminanti ‘perfetti’.
L’idea che ha suscitato non poca ilarità, non è così bizzarra. La trovata, infatti, è già utilizzata con successo ad Havering, un quartiere pieno di prati nell’estrema periferia orientale di Londra, dove gli amministratori locali hanno ben pensato di far scendere gli animali in campo, anzi nei parchi pubblici per risparmiare sul conto del ‘giardiniere’. Ma senza andare molto lontano, oltre la manica, nelle elezioni comunali del 2012, Antonio Capone, uno dei candidati a Sindaco a capo di una lista civica che non ebbe molta fortuna aveva ironizzato sul problema della scarsa manutenzione delle aiuole, promettendo di portare a pascolare pecore o capre salentine negli spazi verdi, risolvendo così in poco tempo e in maniera ‘green’ il problema.
Che a Lecce, il tema della vegetazione spontanea sia particolarmente ‘sentito’ è un dato di fatto. Lo dimostrano le numerose lamentele dei cittadini, stanchi di doversi districare tra le erbacce. Tempo fa, un leccese ci aveva inviato uno scatto fotografico per immortalare la trovata simpatica di un ‘goliardico’ che notando la scarsa cura delle aiuole, abbandonate a se stesse, aveva pensato bene di scrivere un cartello con su scritto ‘Non calpestate le aiuole’, quel cartello che dovrebbe trovarsi nei parchi curatissimi e nei giardini pubblici dove il verde è per davvero manutenuto.