A Lecce non si respira aria di Natale, in compenso soffia forte il vento della polemica


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Sfumato il sogno della ruota panoramica in piazza Libertini che aveva entusiasmato i salentini, desiderosi di ammirare la bellezza del capoluogo barocco dall’alto, Lecce deve ancora vestirsi a festa. Il tempo passa, Natale è dietro l’angolo, e in città mancano le luci, gli addobbi, gli alberi e la magia del periodo più bello dell’anno. Se non si respira ancora aria di festa, in compenso soffia sempre più forte il vento della polemica.

Natale spento, commerciale a rilento” è lo striscione apparso questa mattina sui gradini dell’anfiteatro romano, tra lo stupore dei passanti. Non è anonimo, ma porta la firma di CasaPound che ha affisso anche un altro manifesto: “Luminarie: blackout a Palazzo Carafa”. Una forma di protesta contro il ritardo dell’amministrazione guidata da Carlo Salvemini, ma anche un modo per mostrare la solidarietà di CasaPound ai commercianti.

«Ad oggi il centro cittadino continua ad essere privo di decorazioni natalizie, preziose per incentivare il passeggio per le vie del centro e lo shopping annesso. I piccoli commercianti, ancora una volta penalizzati, continuano ad essere spettatori della migrazione verso i grandi centri commerciali, pronti già da diversi giorni per le celebrazioni delle festività» ha dichiarato Matteo Centonze, responsanbile politico di Cpi.

«Le uniche lucine a funzionare ad intermittenza per l’amministrazione leccese sembrano essere quelle che ne illuminano l’operato, ancora troppo buio e troppo lontano dai bisogni dei cittadini», aggiunge Danilo Biagioli, referente di Casapound.

Lecce a lutto

«Lecce a lutto» tuona, invece, Luca Russo, Presidente di Movimento in Libertà. Nonostante ci sia ancora tempo per intervenire «non è bello vedere una città così spoglia nel periodo delle festività e non crediamo servano molte risorse per un po’ di luci ed addobbi».

«Sicuramente ci sono priorità e problematiche a Lecce molto più importanti, ma ci sembra che la città sia ormai considerata dall’Amministrazione Comunale un ambiente da dover modificare a proprio piacimento e in base ai propri credi e ideali. L’esempio più evidente – continua il Presidente Russo – è il centro storico, dove da tempo per le festività non si installano più le adeguate luminarie di Natale».

«Non è bello –  conclude –  vedere una città così spoglia nel periodo delle festività e non crediamo servano molte risorse per un po’ di luci ed addobbi, 3 settimane a Natale siamo ancora in tempo, quindi auspichiamo che l’Amministrazione Comunale si attivi in tal senso entro pochi giorni».