Lecce, verso le Amministrative 2024. Prove di dialogo nel centrosinistra, prove di… sconfitta nel centrodestra


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Sembravano lontane, lontanissime. E invece le Elezioni Amministrative di Lecce per la scelta del sindaco del capoluogo salentino per il quinquennio 2024-2029  stanno arrivando di gran passo. Il Centrosinistra che sembrava giungere all’ appuntamento in grande difficoltà si è rimesso in carreggiata. Le Primarie hanno incoronato Salvemini, non tanto per la vittoria in sé (facilmente preventivabile) quanto per aver definitivamente sgomberato il campo dalla presenza di alternative credibili oltre l’ex primo cittadino. Nessuno ha osato sfidare Re Carlo (dopo tanti malumori tutti si sono fatti passare il mal di pancia) che adesso passa alla Fase 2, ovvero allargare il campo della coalizione e provare a stringere un accordo con il Movimento 5 Stelle puntando anche a quel voto di opinione.

Nel centrodestra, dopo anni di esplosioni associazionistiche e movimentistiche, si è giunti alla solita palude. Nei corridoi della politica c’è chi ci scherza su con non poca amarezza: ‘Avevamo tutte le carte in regola per riportare la vittoria dalla nostra parte, ma c’è sempre chi si mette si traverso. Che si voglia perdere ancora una volta, che ci siano patti segreti e nascosti, accordi sottobanco con Bari o con Roma per non spostare gli equilibri politici a Lecce?‘.

Il dubbio che ci viene espresso da alcuni esponenti dell’ associazionismo e del civismo che in questi mesi si sono spesi per dare un’alternativa di centrodestra alla città potrebbe anche non essere peregrino. Chi lo sa. È evidente che i partiti vogliano prendere tempo, rispettare equilibri nazionali tra Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia.

Le candidature di Lisi, Poli Bortone e Pagliaro sono ancora sul campo ma più tempo passa e più perdono smalto. Anche gli elettori di quella parte perdono la pazienza ma la storia è ancora lunga. C’è tempo.