Morciano, poste off limits per disabili: Bellanova scrive al Ministero del Lavoro


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I disabili di Morciano di Leuca non hanno accesso alle poste in via Alcide De Gasperi e, sulla questione, la risposta di Poste Italiane è chiara: i vincoli strutturali e urbanistici non permettono la realizzazione di modifiche. Sulla questione interviene l'Onorevole salentina Teresa Bellanova che si rivolge al Ministero Del Lavoro.

Le segnalazioni giunte sono numerose, fra queste, a denunciare il disagio che ogni giorno subiscono i cittadini disabili di Morciano di Leuca, è stata l'associazione di volontariato "Insieme per i disabili" di Alessano. Ma  la risposta di Poste Italiane è chiara: i vincoli strutturali e urbanistici non permettono la realizzazione di modifiche. L'unico intervento possibile è l'attivazione di un servizio a chiamata, grazie al quale, si potrà ricevere l'assistenza del personale per le operazioni postali necessarie, segnalando la propria presenza fuori dalla struttura.

“ Ma come – interviene l'Onorevole Teresa Bellanova-  a Morciano un diversamente abile non può ritirare la sua raccomandata o effettuare il suo versamento perché l’Ufficio è privo degli accessi necessari, e le Poste come soluzioni immaginano un campanello e un citofono per un servizio a chiamata? L’abbattimento delle barriere architettoniche è un fatto di civiltà, a Milano come a Morciano, una civiltà peraltro resa obbligatoria per legge, che impone in ogni restauro e in ogni ristrutturazione di uffici pubblici gli accessi per i diversamente abili”. Sono queste le parole di denuncia della parlamentare del Partito Democratico Teresa Bellanova, che ha chiamato in causa il Ministero del Lavoro.

“Da quanto emerge sulla stampa – scrive la parlamentare nell’interrogazione presentata questa mattina- ai numerosi atti di denuncia pubblica l’azienda Poste Italiane avrebbe risposto sottolineando che in molte sedi storiche sono presenti vincoli strutturali o urbanistici che ostacolano o addirittura impediscono del tutto la realizzazione di interventi edili sulle strutture, anche se queste interessano lo spazio esterno agli uffici, come nel caso dell'ufficio di Morciano di Leuca, dove il notevole dislivello tra la sede stradale e il piano di calpestio dell'ufficio postale è tale da non consentire la realizzazione di una rampa al servizio dei diversamente abili. Informando sull’installazione di un pulsante di chiamata, opportunamente segnalato e facilmente accessibile, tale da consentire di segnalare la propria presenza all'esterno e di essere assistiti dal personale per lo svolgimento delle operazioni richieste".

“Non entro nel merito – aggiunge – del progetto di restauro, dico solo che per legge è obbligatorio consentire l’accesso ai diversamente abili negli uffici pubblici. E questo è quanto Poste Italiane deve fare. Non esporre le persone al disagio, limitandone la libertà e obbligandole a dipendere da terzi, ma consentire a tutti di poter usufruire di un servizio”.

Per questo motivo, la parlamentare salentina sollecita il Ministro ad intervenire urgentemente “convocando la società Poste Italiane per addivenire ad una soluzione per l’ufficio postale di Morciano di Leuca che non sia lesiva della dignità e della libertà delle persone con disabilità”.