La prima firma è di Colomba Mongiello, presentata alla Camera dei Deputati con il relatore Salvatore Capone a favore delle imprese colpite dal virus Xylella. La proposta è quella di rilanciare l’azione del Governo a favore e a sostegno dell’olivicoltura italiana attraverso il Piano nazionale olivicolo che dovrà diventare il punto di riferimento per l’olivicoltura nazionale.
La risposta è quella di piena attuazione, pieno sostegno e reperimento urgente di risorse che possano favorire ancora di più una ripresa rispetto a quelle già stanziate finora come risarcimenti e sostegni agli agricoltori e ai soggetti dell’indotto colpiti dalla Xylella fastidiosa.
Ecco i punti che verranno chiesti a sostegno:
- Esenzione Imu per imprese e terreni danneggiati dal batterio;
- Sostegno e intensificazione nella ricerca e nella sperimentazione;
- Campagna informativa sulla qualità e sulla sicurezza alimentare dell’olio extravergine di oliva proveniente dalle zone colpite;
- Rafforzamento di misure di controllo per l’entrata in Italia di materiale vegetale da paesi terzi;
- Interlocuzione in sede europea volta a eliminare i vincoli delle produzioni vivaistiche e agroalimentari pugliesi e a modificare le misure oltremisura restrittive circa l’eradicazione e il divieto di reimpianto;
- Attivazione di misure compensatorie per agricoltori colpiti.
- Nuovo piano di interventi per la lotta al batterio, più coerente con le misure adottate in sede europea e con i risultati delle ricerche e degli approfondimenti tecnici degli enti di ricerca e degli organismi europei operanti nel campo agronomico e fitosanitario
Questi i punti rilevanti della Mozione del Pd con la prima firma di Colomba Mongiello
“Da tempo sono impegnata a lottare perché il nostro Paese si faccia forte di un piano olivicolo nazionale che possa rilanciare un settore fondamentale come quello della produzione olivicola – dice la deputata del Pd Colomba Mongiello – la Mozione presentata oggi è un passo strategico in questa direzione perché dobbiamo mirare soprattutto a difendere e a sostenere le imprese colpite dall’epidemia sollecitando l’operato del Governo. Il nostro paese non può perdere tempo,deve ritornare competitivo e forte sul mercato globale”
“La posta in gioco non è il conflitto tra questa o quella posizione scientifica ma l’olivicoltura salentina e pugliese, la vita e la bellezza del nostro paesaggio, la nostra economia, le nostre imprese –prosegue Salvatore Capone – per questo vigileremo perché la risoluzione approvata nei mesi scorsi in Commissione Agricoltura venga compiutamente attuata, e si rafforzi l’azione avviata a tutela dell’olivicoltura salentina e pugliese”.