Aveva chiesto ai Giudici celerità nelle indagini poiché non gli andava di restare sulla graticola, sentendosi estraeo ad ogni fatto e in vista della campagna elettorale per le elezioni regionali del 2020. È stato preso in parola.
«Il fatto non sussiste dice il Giudice di Foggia. Menomale che hanno fatto in fretta a restituirmi serenità e dignità». Con un lungo post, pubblicato sulla sua pagina Facebook ufficiale, il Governatore Michele Emiliano ha annunciato che le accuse che gli erano state contestate nell’inchiesta sulla nomina del Commissario di un’agenzia per i servizi alla persona di Chieuti sono cadute. Insomma, «erano totalmente infondate e prive di qualsiasi prova» come si legge.
Così, poche ore dopo aver comunicato la notizia di essere sottoposto ad indagini preliminari per dovere di verità e trasparenza nei confronti dei suoi concittadini, specificando di essere finito sotto i riflettori della Procura di Foggia per una “nomina mai effettuata per non avere mai accolto le indicazioni di coloro che la peroravano” ora annuncia la parola fine di una vicenda in cui è coinvolto anche un assessore della sua giunta Salvatore Ruggeri.
«Tutta la mia vita professionale e politica è stata, è e sarà sempre orientata ad assicurare il rispetto del principio di legalità. Prendo atto con soddisfazione che quel che avevo spontaneamente anticipato ieri, quando ero all’oscuro delle valutazioni del GIP del Tribunale di Foggia, ha trovato piena conferma nella ordinanza, illustrata con grande correttezza ed obiettività in conferenza stampa dal Procuratore della Repubblica Ludovico Vaccaro».
Corruzione, questa era l’accusa contestata al Governatore pugliese, ora caduta. «Il Giudice ha escluso totalmente la mia responsabilità, ritenendo insussistente la prova della mia consapevolezza di un nesso causale tra la richiesta di nomina del commissario Asp e la richiesta di appoggio elettorale in favore del sindaco di San Severo. Lo stesso Procuratore Vaccaro, lealmente, ha ammesso che il GIP ha ritenuto insussistente il reato, aggiungendo che le indagini su questo punto dovranno proseguire per cercare eventuali prove di questo sinallagma che allo stato non sussistono».
«La conferma, ad un solo giorno dalla conoscenza di questi fatti, di quanto da me evidenziato a tutti voi cittadini, mi rende particolarmente contento, ma non mi basta. È mio preciso interesse che la Procura si convinca definitivamente della mia totale estraneità ai fatti contestati. La mia fiducia nella Giustizia è stata premiata e oggi posso ribadirla con grande felicità. Devo anche aggiungere che sia il Pubblico Ministero che il GIP sono stati corretti ed equilibrati nel gestire e valutare una fattispecie delicatissima in un momento elettorale altrettanto delicato».