Un’azione che – attuata dal Teatro Pubblico Pugliese – conta un budget di 950mila per le attività fino a dicembre 2016 (dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2007/2013) con l’obiettivo di incrementare l’offerta concertistica in Puglia, favorendo così la valorizzazione dei beni culturali e ambientali pugliesi. Intervento, questo, rivolto alle tre ICO presenti sul territorio: l’Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana di Bari (150mila); l’Orchestra ICO della Magna Grecia (150mila) e la ormai ex Orchestra Tito Schipa gestita dalla Camerata Musicale Salentina (650mila) che riunisce gli stessi elementi. L’obiettivo? fondi a fini assistenzialistici bensì, nel tentativo di qualificare la programmazione artistica musicale in perfetta connessione con il territorio. L’annuncio è stato dato in una conferenza stampa dall’Assessore all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia Loredana Capone, insieme con il presidente del Teatro Pubblico pugliese, Carmelo Grassi, e il direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia Aldo Patruno.
“Abbiamo avuto una stagione turistica eccellente – sostiene Loredana Capone – deve continuare fino a dicembre. Per questo stiamo lavorando sul potenziamento dell'offerta culturale fuori dalla stagione estiva e ci stiamo impegnando per dare alle orchestre di Puglia un contributo ulteriore, nella logica dell'integrazione e in un periodo di destagionalizzazione turistica. Vogliamo animare le nostre città con concerti di qualità perché significa investire anche sul turismo culturale. È un momento difficile, viviamo un periodo di grande transizione ma abbiamo lavorato perché le nostre orchestre potessero esserci. Si tratta di tre realtà fondamentali per la Puglia, c'era però un'emergenza che richiedeva più impegno e questo ha portato a una maggiore concentrazione di risorse in favore dell'orchestra di Lecce”.
“Siamo impegnati – ha continuato la Capone – a costruire tutti insieme un futuro nuovo ponendo attenzione anche a verificare l'attività sul territorio. Per questa ragione è indispensabile già da ora lavorare ad un piano di auto-sostenibilità, stabilire gli indicatori, le performance di ricaduta economica. Il ruolo della Regione dovrà essere sempre meno un ruolo assistenziale e sempre di più di sostegno alle capacità d'impresa che le orchestre dovranno dimostrare di possedere. Il finanziamento delle attività fino a dicembre – conclude – rappresenta un attestato di fiducia verso la qualità artistica dei complessi orchestrali ma anche verso la loro capacità, anche d'intesa con i sindacati, di individuare soluzioni in grado di farle stare sul mercato, aprirsi alle opportunità che la collaborazione e il confronto con il contesto musicale nazionale ed internazionale può offrire”.
Nel corso dei prossimi mesi quindi, attraverso protocolli d’intesa, le tre Orchestre saranno protagoniste di attività spettacolari diffuse sull’intero territorio regionale nell’ambito di festival, eventi, presso teatri e all’interno di beni culturali e paesaggistici.
Programmazioni concertistiche che animeranno e qualificheranno l’offerta culturale regionale creando nuove sinergie che vadano a stimolare la crescita dell’intero comparto dello spettacolo dal vivo e valorizzando le risorse culturali materiali e immateriali della Puglia.