Nunzio dell’Abate approda nel Pd: ‘Con Piconese c’è sintonia da tempo’


Condividi su

Il Partito Democratico della provincia di Lecce si allarga ancora e accoglie tra le sua fila Nunzio Dell’Abate. Già Consigliere Provinciale, Dell’Abate si è posto da sempre in opposizione con il governo Gabellone e in assise provinciale più volte si è posto in linea con i colleghi dem e oggi è stato ufficializzato ciò che nei fatti andava avanti da molto tempo.
 
L’ingresso nel partito del premier Renzi da parte di Nunzio Dell’Abate è stato consacrato nel corso di una conferenza stampa, convocata nella sede provinciale del partito, dove ad accogliere la new entry sono stati Salvatore Piconese ed Ernesto Abaterusso.
 
‘Con Dell’Abate arriva un altro importante contributo per tutta la provincia – ha detto il Segretario Provinciale. Una personalità che già dopo le ultime elezioni è stato tra gli interlocutori più affidabili. Si tratta – prosegue Piconese – di una persona importante per tutta la politica provinciale e oggi segniamo un altro passo importante per riconnettere il PD al territorio. Abbiamo iniziato un percorso che ci ha portati ad essere il primo partito della Puglia e non vogliamo iniziare a fermarci adesso’.
 
Parole di elogio arrivano anche da Abaterusso: ‘la new entry di oggi dimostra come il nostro sia un partito aperto, di molti, e per questo va dato atto al merito per il lavoro che sta svolgendo la segreteria provinciale. Se Nunzio – prosegue il consigliere regionale – ha scelto di aderire al PD significa che il lavoro che stiamo facendo sul territorio sta funzionando. Con lui, poi, entrano a far parte del Partito Democratico quattro consiglieri comunali di Tricase che diventa così il secondo comune per numero di iscrizioni di tutta la provincia’.
 
Prende parola poi il protagonista di giornata, Nunzio Dell’Abate. ‘Con Piconese – dice – c’è una sintonia che dura da tempo e che nei fatti abbiamo spesso dimostrato. Entro così a far parte della famiglia dem che tante battaglie ha costruito sul territorio: insieme ci siamo spesi per l’occupazione, il turismo e sui trasporti’.
 
Rivendica poi un duro lavoro di opposizione a Palazzo dei Celestini, chiosando: ‘le nostre contestazioni in Provincia sono sempre state propositive, ma spesso ci siamo visti sbattute le porte in faccia. Ad ogni modo non ci siamo mai messi da parte e ora dobbiamo pensare a quella che sarà la struttura del territorio all’indomani della riforma costituzionale. Quale sarà il vero problema per il territorio? Il crescente baricentrismo’.