Per l’Unione dei Comuni Jonico Salentina, Taviano anche stavolta sceglie una donna.
Nella giornata di ieri, presso il Palazzo di Città di Matino, a cui spetta per la turnazione il ruolo di presidenza, si è rinnovato l’organo esecutivo, che comprende le città di Taviano, Racale, Matino, Alliste e Melissano, con Taviano, Alliste e Melissano che il 3 e 4 ottobre scorso sono andati al voto che ha confermato i primi cittadini uscenti.
Per il Comune di Taviano entrano a fare parte del Consiglio dell’Unione Ionico Salentina i neoeletti consiglieri Sabrina Burlizzi, Stefano Piccinno, Antonella Previtero e Paola Cornacchia, espressione della maggioranza, Leonardo Tunno e Daniela Meneleo come espressione della minoranza consiliare.
Da parte del Sindaco Giuseppe Tanisi, e con il benestare dell’intera maggioranza, è stato designato, quale nuovo assessore all’Unione dei Comuni, la consigliera Paola Cornacchia: già avvocato, ora cancelliere presso il Tribunale di Lecce, che nella scorsa consiliatura ha ricoperto il ruolo di capogruppo consiliare e di assessore con delega ai rapporti con le istituzioni scolastiche e alle attività produttive e Duc; deleghe che continua a conservare insieme a quella alla Polizia Municipale di nuova assegnazione. Per Taviano è la prima volta di una donna Assessore all’Unione dei Comuni.
Dopo la nomina di Serena Stefanelli e l’elezione di Antonella Previtero quali prime donne rispettivamente a vicesindaco e a presidente del Consiglio Comunale, la Città dei Fiori continua a puntare sulle donne, “Sono state finora l’elemento innovativo e qualificante dell’intera compagine amministrativa” sottolinea il primo cittadino, “La nostra città finora non aveva mai conosciuto una presenza di quote rosa così cospicua e così determinata e determinante in seno al Consiglio Comunale quale principale istituzione che si avvale di tanto prezioso contributo di capacità, di idee, di entusiasmo, e di particolare sensibilità. Anche in questo caso, con l’assessore Paola Cornacchia, abbiamo puntato sulla competenza e sull’ impegno quali doti che finora ella ha sempre saputo dimostrare e garantire”.
E per Paola Cornacchia “Quello dell’Unione è uno strumento istituzionale che consente di sviluppare al meglio le potenzialità dell’intero territorio, giacché è ormai in termini globali e di territorialità che è necessario ragionare e ricercare soluzioni. Quello di un rapporto di collaborazione tra comuni vicini, che peraltro abbiamo già sperimentato con il Distretto Urbano del Commercio, è una risorsa che arricchisce e fa crescere le nostre comunità. Vi sono peculiarità, tratti identitari, e pertanto anche problemi, che sono comuni a tutto il Mezzogiorno, una comunanza che diviene più marcata nell’ambito ristretto di comunità così vicine che non possono e non debbono sottrarsi all’ opportunità di adottare una strategia comune di sviluppo, pur nel rispetto delle differenze e delle rispettive vocazioni, che dia anche la ragione e il senso del loro consorzio”.