
Non si può certo dire che il Piano di Riordino ospedaliero sia stato ben “digerito” dalla politica locale. In particolar modo, alcune comunità – tipo Copertino – hanno addirittura manifestato contro alcuni provvedimenti contenuti all’interno del documento approvato, con tanto di delibera, dal Consiglio Regionale della Puglia. C’è però chi vuole comunque ridiscutere insieme ai vertici di via Capruzzi. Proprio ieri, ad esempio, l’Assemblea dei Sindaci dell'Anci Puglia si è riunita a Bari per discutere sul provvedimento.
A seguito di un articolato dibattito sviluppatosi tra i Comuni – che ha rimarcato lo spirito costruttivo teso al dialogo per una effettiva razionalizzazione e miglioramento della sanità pugliese – l'Anci chiede al Governatore Michele Emiliano di concordare un percorso condiviso che tenga conto soprattutto di ben cinque punti fondamentali:
- organizzazione rete dell’emergenza/urgenza;
- programmazione e pianificazione dei servizi territoriali;
- rete ospedaliera;
- indirizzo degli investimenti per ammodernamento delle strutture;
- organizzazione Medici famiglia rispetto al territorio.
"Dall'incontro di oggi è emerso che il Piano varato dalla Giunta Regionale presenta delle criticità – ha dichiarato il presidente il presidente Anci Puglia sen. Luigi Perrone – chiediamo, alla Regione di aprire un dialogo e un confronto su alcuni punti che riteniamo fondamentali per rassicurare le comunità rispetto alla tutela del diritto alla salute e per migliorare e razionalizzare il nostro sistema sanitario".
Da ricordare, inoltre, che dopo la manifestazione di protesta tenutasi presso l'ospedale 'San Giuseppe' di Copertino, il Presidente della Provincia Antonio Gabellone lanciò un appello proprio all’ex sindaco di Bari:“Fermi tutto presidente – si legge – e in un mese cerchiamo soluzioni alternative”.