Chi pensava che Adriana Poli avrebbe sciolto la riserva e si sarebbe da subito dichiarata disposta a candidarsi a sindaco di Lecce in rappresentanza della vasta area del civismo ci è rimasto male.
La Poli tiene ancora tutti sulla graticola, specialmente quelli che hanno bocciato la sua candidatura quale esponente unitario del centrodestra, proponendole il passaggio dalle primarie che alla lady di ferro proprio non interessa.
Ieri sera, all’Hilton Garden Inn, l’ex sindaco di Lecce, ha raccolto il pieno di entusiasmo trasmessole dai tanti partecipanti. Che poi quei partecipanti significhino voti nelle urne, beh questo è tutto da vedere perché è chiaro che siamo soltanto agli inizi di una partita che molto probabilmente finirà ai tempi supplementari se non ai rigori.
Per il momento, però, mentre gli altri nella coalizione di centrodestra si dilaniano al loro interno oppure si aggrovigliano intorno al nodo delle Primarie, l’Adriana si prende la scena e lancia immediatamente un attacco a quei partiti con cui per il momento non ha voglia di dialogare: ‘I partiti siano diventati degli hotel, chi entra e chi esce, chi arriva e chi parte, chi fa il check in e chi il check out. Ormai è il civismo sempre più al centro della vita politica locale e nazionale. Qui si aprono luoghi di partecipazione. In questo incontro sono emerse tante belle idee, tanti tasselli da mettere insieme per un grande mosaico. C’è quindi da fare rete per una progettualità di Lecce’.
Quindi un attacco bello e buono a chi non ha un minimo di visione di insieme e di progettualità da mettere al servizio di Lecce, visto che per amministrare una città non serve solo l’esperienza amministrativa ma anche l’entusiasmo di poter e di saper pensare e progettare il futuro: ‘I temi di questa campagna elettorale oggi si racchiudono tutti nel PRG: un Piano pronto dal 2007, ma poi misteriosamente cancellato e ancora incompiuto. Facciamolo fare ai professionisti leccesi e salentini.
Oggi il civismo ci ha detto che c’è il valore reale della partecipazione: giovani, professionisti, idee. Oggi a Lecce c’è da intervenire sul decoro, sulle infrastrutture e sulle marine. Ma non dico nulla stasera perché voglio ascoltare e voglio capire se davvero c’è la possibilità di avere una visione della nostra città, una visione fatta di idee nostre e non di idee imposte da altri.’
La Poli ha rubato la scena a tutti, ma il pomeriggio è stato vissuto come un laboratorio di idee al quale hanno partecipato tante associazioni in grado di trasformarsi in altrettante civiche: MPL, Io Sud, MoviMenti, Movimento Regione Salento, In Movimento per Lecce, Movimento Sociale Fiamma Tricolore, Nuovo Umanesimo, Lega Cittadino e Ambiente e Azzurro Popolare.
Durante la manifestazione, intanto, si consumava in Forza Italia la destituzione del coordinatore cittadino Cristian Sturdà che viene sostituito ad interim dal coordinatore provinciale Paride Mazzotta. La manovra partiva da Bari e dal coordinatore regionale Mauro D’Attis. Tutta colpa di Adriana, anche questa volta.



