Non ci sta il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, a vedere descritto il capoluogo come città insicura, con problemi di invivibilità così come in alcuni casi viene descritta dai competitor che gli contenderanno lo scranno più alto di Palazzo Carafa nelle elezioni di giugno 2024. Una città che spesso Adriana Poli Bortone, Alberto Siculella e Agostino Ciucci, gli altri candidati a sindaco, a detta di Salvemini, raccontano come avvolta nella paura mentre l’unico timore che hanno i leccesi sarebbe quello di tornare indietro, al passato e alle sue scelte di retroguardia.
‘Una città viva, in crescita, che vuole continuare ad esserlo’. Così il primo cittadino, a capo della coalizione di centrosinistra, nei giorni scorsi ha dipinto Lecce in un incontro con gli elettori al teatrino del Convitto Palmieri.
Sono state soprattutto le politiche culturali al centro del suo intervento, politiche culturali che hanno reso la città vivace, attrattiva dal punto di vista turistico, dinamica dal punto di vista commerciale.
“Si parla troppo poco degli spazi riqualificati, dei nuovi parchi, di una città che cresce. A Lecce in questi anni sono nati nuovi spazi di accesso alla cultura, come le biblioteche OgniBene e Acchiappalibri, con oltre 4mila iscritti e più di 13mila prestiti. Servizi, come le tredici “Condoteche”, le biblioteche di condominio, nella quale gli Agostiniani sono diventati ormai un polo culturale per la città e il Must, il museo cittadino è stato rilanciato con mostre di pregio, la sezione archeologica e uno spazio “off” destinato ai talenti del territorio. Una città nella quale i teatri pubblici Apollo e Paisiello propongono stabilmente, a differenza del passato, stagioni teatrali comunali e sono il luogo privilegiato per le stagioni di danza e concertistiche delle compagnie più importanti del territorio. Una Lecce che si prende cura delle sue preziose testimonianze archeologiche, con l’Anfiteatro e il teatro romano, affidati alla Direzione regionale dei Musei, che sono in corso di restauro, con le aperture alle visite delle Mura urbiche, la gestione stabile di Palazzo Vernazza, il nuovo progetto di valorizzazione di Rudiae e del suo anfiteatro. Nella quale sono nati nuovi spazi dedicati all’arte contemporanea, con investimenti privati che hanno arricchito l’offerta culturale della città. Un’offerta culturale e di spettacolo in continuo aggiornamento, che tutti possono conoscere grazie al portale Lecceinscena.it“.
Salvemini ha snocciolato l’intesa con le istituzioni culturali e le realtà private della città: Università del Salento, Conservatorio Tito Schipa, Accademia, Polo Bibliomuseale, Koreja, Soprintendenza, Festival Classiche Forme, Conversazioni sul futuro. Insomma una offerta culturale che ha aumentato l’attrattività della città ed ha prodotto un incremento dei flussi turistici verso Lecce. L’economia turistica del capoluogo vale 270 milioni di euro l’anno.
“Dell’ offerta culturale di Lecce beneficia la città tutta – ha concluso il sindaco -, in particolare le 594 strutture ricettive (delle quali 504 b&b e affittacamere) presenti in città.