Mancano pochi giorni alle elezioni provinciali “nuova versione”, ovvero quella post riforma che non prevede più il suffragio dei cittadini.
Se il centrodestra ha puntato nuovamente sul presidente uscente, Antonio Gabellone, con il sostegno di Ncd-nuovo centrodestra, il centrosinistra ha scelto Massimo Manera e, come si sa da poche ore, a sostenerlo sarà anche l’Udc alla luce dell’ufficializzazione del patto con il Pd. Saranno, quindi, tre gli schieramenti a sostegno di Gabellone e tre a sostegno di Manera, con l’incognita delle liste minori che si pronunceranno nel segreto dell’urna.
Intanto, Antonio Gabellone ha già ricevuto la lettera di dimissioni da parte del Difensore civico, Giorgio De Giuseppe, il quale, alla vigilia dell’elezione dei nuovi organi della Provincia ha spiegato nella missiva ufficiale che la scelta è dettata dal rispetto “nei confronti dei nuovi amministratori” e parte con l’intenzione di “eliminare qualunque ipotesi di condizionamento quando, in sede di revisione dello Statuto, dovranno decidere se e come conservare l’Istituto della difesa civica”.
Insomma, i venti di cambiamento accarezzano anche il Salento, dopo le elezioni già svoltesi a Taranto dove a spuntarla è stato Martino Tamburrano, sndaco di Massafra e dell'ala di centrodestra. Domenica toccherà anche a Brindisi.
Vedremo, quindi, le Province trasformate in enti di secondo livello, governati, non più da da organi eletti dai cittadini, ma dai sindaci del territorio e dai consiglieri comunali. I nuovi organi saranno chiamati a gestire determinate competenze: viabilità e trasporti, tutela e valorizzazione dell'ambiente, edilizia scolastica, pianificazione della rete scolastica, assistenza tecnico amministrativa agli enti locali, pianificazione territoriale e politiche sociali.