Non si era ancora spento l’eco della polemica sull’Ospedale di Scorrano, lasciato soltanto con tre primari a gestire una struttura che copre un bacino d’utenza grandissimo, che un altro sasso nello stagno della sanità pugliese viene lanciato dal consigliere regionale di Forza Italia, Luigi Mazzei. Questa volta i riflettori si accendono sul comparto di psichiatria che a quanto si legge nella nota a firma del forzista sarebbe coperto soltanto con la presenza di 3 primari. Tutti gli altri sarebbero dirigenti medici con incarico. La gravità della questione avrebbe ripercussioni, ovviamente, in un settore che insiste sulla malattia mentale dei pazienti non soltanto su questioni di carattere organizzativo ma anche su episodi di violenza fisica e verbale che si sarebbero susseguiti nel tempo nei vari centri di igiene mentale salentino.
Carenza di personale che ci sarebbe non soltanto tra i medici ma anche tra gli infermieri che, stando a quanto scrive Mazzei che ha ricevuto le lamentele dei diretti interessati, verrebbero chiamati a spostarsi, per cause di servizio, da Cim a Cim, per provare a tamponare le falle di un comparto che non si regge in piedi.
«Stiamo parlando – si legge – di un settore della sanità delicatissimo che ha a che fare con i problemi della psiche delle persone e che ha riverberi anche su comportamenti al limite della violenza fisica e verbale a cui in tante occasioni deve far fronte il personale medico e paramedico. Già, anche il personale infermieristico è ormai ridotto all’osso e in tante occasioni ci viene segnalata la presenza di una sola unità in servizio presso i Centri di Igiene Mentale».
Episodi di aggressioni verbali e fisiche, come detto, nei confronti degli operatori senza alcuna distinzione e che comportano pratiche di infortunio Inail con assenze ulteriori ed eccessive dei servizi. Poi, il consigliere di Calimera ritorna sulla questione di Scorrano per sostenere la tesi che il trasferimento del Primario di Anestesia e rianimazione dal comune alle porte di Maglie al capoluogo salentino sia “illegittima” poiché viola una circolare regionale dell’Assessorato alla Sanità emanata nel 2014
«Una circolare regionale dell’Assessorato di riferimento dell’anno in corso – dichiara Mazzei – evidenzia in maniera chiara che non ci può essere alcun valzer di trasferimenti di primari da un ospedale all’altro della stessa Asl. Il management dell’azienda sanitaria leccese dovrebbe ben conoscerla quella disposizione che evidenzia, tra l’altro, come i posti resisi vacanti tra i primari debbano essere coperti con procedure concorsuali. Ormai in tempi di più totale disarmo del comparto ognuno è libero di poter fare ciò che vuole, tanto sotto la coltre delle primarie del centrosinistra tutto è possibile e dove non c’è la copertura di Sel arriva quella del Pd e viceversa».