L’assessore alle Politiche Ambientali, Andrea Guido ha convocato lunedì mattina i dirigenti delle aziende concessionarie del servizio di raccolta dei rifiuti, Axa ed Ecotecnica, e il settore Ambiente del Comune. All’incontro, tenutosi presso l’Assessorato alle Politiche Ambientali, hanno partecipato anche gli organi amministrativi guidati dal dirigente Fernando Bonocuore. Al centro dei lavori l’individuazione delle strategie utili da adottare per cercare di aumentare la percentuale di raccolta differenziata sul territorio comunale, obiettivo necessario per evitare l’applicazione dell’Ecotassa regionale, il tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi urbani. In sostanza, maggiore sarà la quantità smaltita (a discapito così della raccolta differenziata), più alta sarà la tassa che i Comuni pugliesi dovranno pagare alla Regione.
La Regione, però, con l’approvazione del bilancio di previsione 2014, ha deciso che i Comuni che prevedono di conseguire a giugno 2014 una percentuale di raccolta differenziata pari ad almeno il 5% in più rispetto ai dati validati riferiti al periodo settembre 2012 – agosto 2013, saranno esentati dal versamento della tassa. Un’occasione che l’assessore Guido non intende farsi sfuggire.
Numerose sono state le strategie concordate questa mattina nel corso dell’incontro per ottenere quel 5% in più ed evitare quindi di far pagare l’Ecotassa ai leccesi. Tre le direttrici lungo le quali si vuol muovere l’Assessorato:partecipazione, coinvolgimento e monitoraggio.
Si punterà sui giovani, prima di ogni cosa, con l’avvio di campagne di sensibilizzazione e con l’organizzazione di veri e propri concorsi a premio che vedranno il coinvolgimento delle scuole elementari e medie della città. Subito dopo si passerà al coinvolgimento totale degli uffici pubblici, quelli comunali, in primis, e delle varie sedi del tribunale, per poi passare ai plessi ospedalieri, sia pubblici sia privati. Operazioni soprattutto volte all’implementazione della raccolta differenziata di carta e plastica. Ma non finisce qui. Un aiuto verrà chiesto, attraverso le associazioni di categoria, anche agli operatori della ristorazione e agli esercenti commerciali in genere dislocati in tutto il territorio comunale, ai quali verrà chiesto di porre più attenzione nelle operazioni di diversificazione della raccolta e, soprattutto, nel conferimento.
Novità sostanziale, inoltre, sarà la costituzione di un nucleo comunale in seno al settore Ambiente per il continuo monitoraggio in tempo reale della contabilizzazione dei flussi dei rifiuti differenziati e la ridefinizione e il miglioramento delle funzionalità delle due isole ecologiche e delle due piattaforme. Infine, a partire da questa settimana, come ultimo ma necessario provvedimento, verranno intensificati i controlli su tutto il territorio sulle modalità di conferimento nei cassonetti. Vigili Urbani e Ispettori Ambientali, quindi, entreranno nel merito, a campione, dei contenuti dei sacchetti, per vigilare sulla corretta differenziazione ed evitare conferimenti non corretti presso le piattaforme.
“L’obiettivo di un 5% in più non è impossibile da raggiungere – ha commentato l’assessore Andrea Guido – per conseguirlo occorre solamente un grande gioco di squadra a cui devono prendere parte Comune, ditte, commercianti e cittadini insieme. Ad ogni buon conto se la differenziata è bassa e non si riesce ad aumentarla del 5% entro giugno, caro Salvemini, la colpa non sarà dei cittadini, ma di Vendola. Hai per caso dimenticato che il governatore ha impiegato otto anni per approvare un piano dei rifiuti?Che nel 2005 Vendola ha imposto la percentuale della differenziata dal 40% al 55%, non prevedendo gli impianti di compostaggio, utili alla lavorazione dell'umido. E che nel 2008 ha affidato al gruppo Marcegaglia la realizzazione di termovalorizzatori privati, eliminando gli impianti pubblici? Caro Carlo, in virtù dell'onestà intellettuale che ti contraddistingue, perché non ricordi anche che nel 2008 il presidente aveva assicurato alla Puglia dieci impianti di compostaggio pubblici, senza mai dare i fondi per realizzarli?”
Se il Salento avesse oggi uno di quegli impianti sarebbe stato un gioco da ragazzi far passare in città la raccolta differenziata dal 17% al 65%”. “Il consigliere Salvemini – conclude l’assessore Guido – sa bene che con la sola frazione secca nessun comune riuscirebbe a evitare l'ecotassa e che non possiamo lavorare la frazione umida perché non abbiamo gli impianti che pure dovevano essere costruiti. La vera barzelletta é che Vendola ha istituito una tassa per punire le sue stesse inadempienze”.