Serata leccese fitta d'impegni per il Ministro Delrio che, poco dopo aver concluso l'incontro in Prefettura, è già nella sala dell'Hotel President per un'altra tappa del "bastaunsi" tour. Ad introdurlo celermente è il Vice Ministro Bellanova che rivolge un nutrito numero di ringraziamenti al Ministro per il suo impegno, ai sostenitori presenti, al governo e anche agli astanti per averne atteso pazientemente l'arrivo.
Delrio entra subito nel vivo della questione e con una buona dose di concretezza rivela: "Sappiamo che la riforma non risolve tutti i problemi del paese, ma certamente li riduce e permette di fare un importante passo in avanti". La sua arringa, a sostegno delle regioni del Si, verte precipuamente sull' art.70, la modifica del quale sancirebbe il superamento del bicameralismo paritario che, a detta del governo, sarebbe responsabile della paralisi del paese e della eccessiva lentezza dei procedimenti legislativi; il Ministro porta ad esempio 13 paesi esteri che conservano ancora il bicameralismo tuttavia non in forma paritaria, ma assegnando a ciascuna delle camere una propria funzione; "in Italia invece – spiega Delrio – "Camera e Sanato sono doppioni, svolgono la stessa funzione".
Il discorso si concentra, poi, anche sui mille attacchi subiti dal governo in tema di referendum: "Ci dicono che stiamo attentando alla Costituzione, niente di più sbagliato. Personalmente, nel 2006 mi battevo per contrastare la riforma proposta da Berlusconi che proponeva un premierato forte" – spiega Delrio.
Per restare in tema di critiche mosse sulle modifiche alla Costituzione, il Ministro ammette che, sovente, si rimprovera al governo di non aver abolito il Senato in toto: " Lo potevamo abolire naturalmente, ma abbiamo scelto di essere un paese che si fonda sui territori; ne abbiamo bisogno del Senato perché è lì che vogliamo rappresentare le autorità locali, sarà la voce dei territori, il luogo in cui le questioni sospese di province e regioni saranno ascoltate; ci siamo ispirati al Senato delle autonomie" – chiosa.
In sala, tra i presenti, anche l'On. Fitz Massa, l'On.le Salvatore Capone e il Sottosegretario al Welfare Teresa Bellanova; Il Consigliere Sergio Blasi il Capogruppo al Comune di Lecce, Paolo Foresio, tutti i consiglieri di Palazzo Carafa (a esclusione di Signore sostenitore del No) e il Segretario Cittadino, Fabrizio Marra. Assente Salvatore Piconese, il segretario provinciale ha fatto sapere pochi giorni fa che, sul referendum, ha avuto un ripensamento: voterà No.
A cura di Valentina Petrucci