‘È il momento di dare una scossa, è il momento di fare pulizia, è il momento di fare tabula rasa‘. Con queste parole il capo politico del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, interrompe i rapporti con la Giunta Emiliano e chiede ai suoi amministratori di rimettere le deleghe di governo regionale. Rosa Barone, assessora al Welfare, in queste settimane impegnata a presentare in tutta la Puglia importanti progetti per il Terzo Settore deve così rassegnare le dimissioni. Dopo l’assessora ai trasporti, Anita Maurodinoia, tocca dunque ad un’ altra esponente della giunta regionale pugliese lasciare la poltrona.
La scelta di Conte era nell’ aria ma le parole proferite in conferenza stampa hanno avuto il peso di tante pietre lanciate non tanto verso Michele Emiliano (a cui è stata data la palma di magistrato onesto che ha combattuto la mafia pugliese) ma al sistema politico che ha creato attorno a sé e che a lui fa riferimento.
Dopo gli scandali della scorsa settimana aventi per oggetto il voto di scambio e la corruzione, le notizie di ieri hanno gettato benzina sul fuoco. Sono stati infatti messi agli arresti domiciliari i fratelli Alfonso ed Enzo Pisicchio, il primo dei due chiamato a ricoprire l’importante ruolo di commissario straordinario di Arti Puglia – Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione.
Sembra insomma di essere lontani anni luce dal giorno della manifestazione nel capoluogo barese in cui il centrosinistra unito difendeva il sindaco Antonio De Caro che si era sentito offeso dalla scelta del Ministro dell’ Interno Piantedosi di inviare a Bari una commissione in grado di prendere in considerazione perfino lo scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni mafiose.
Rimane poco del campo largo che si voleva costruire in Puglia, a poche settimane dalle elezioni europee e amministrative.