Politica. I leader dei tre maggiori partiti italiani, ieri, ospiti dei salotti televisivi che vanno in onda il lunedì. La scadenza elettorale si avvicina e ognuno cerca di convincere gli elettori con i suoi argomenti. Tutti e tre sono apparsi in gran forma
Giornata di grandi appuntamenti televisivi, quella a cui abbiamo assistito ieri, per i tre leader che si stanno giocando il podio alle Elezioni Europee di domenica prossima.
Probabilmente, negli ultimi vent’anni questo è l’appuntamento in cui maggiormente si stanno discutendo temi attinenti all’Europa: la moneta unica, il fiscal compact, immigrazione, rigore economico. Ma è inevitabile, soprattutto in Italia, che il risultato avrà grandi riverberi sulla politica nazionale. Come negarlo?
Così, ieri, Renzi, Grillo e Berlusconi si sono presentati ai tre talk show politici che vanno in onda rispettivamente su La7, Rete 4 e Rai Uno: Piazza Pulita, di Corrado Formigli; Quinta Colonna, di Paolo Del Debbio e Porta a Porta di Bruno Vespa.
Tre buone esibizioni, i tre leader sono in forma!
Renzi è apparso, al solito, fattivo e propositivo. Non gli si addice la figura del pessimista o del normalizzatore: ci crede in quello che dice o, almeno, lo sa rendere credibile. “L’Italia vincerà la sua scommessa per la crescita, l’Europa capirà che bisogna allentare i cordoni della borsa, il Jobs Act si trasformerà in posti di lavoro certi e sicuri, gli italiani hanno la grande opportunità di riscattarsi dopo decenni di declino, tirando fuori i meglio della loro energia e loboriosità, Expo 2015 è un’opportunità da cogliere senza se e senza ma, poiché, un piccolo comitato di furbetti non può rappresentare alcun ostacolo alla realizzazione della più grande vetrina internazionale che il nostro Paese da decenni per mettere in mostra il Made in Italy”.
Se il premier è un fiume di ottimismo e buoni propositi, a Rai Uno va, invece, in scena lo scoop degli scoop, l’appuntamento che tutti gli italiani aspettavano da anni, la presenza faccia a faccia con Bruno Vespa, in quella trasmissione che viene considerata la “Terza Camera”, di Beppe grillo che, fino a ieri aveva dichiarato di aborrire i dibattiti televisivi, anticamera dell’ebetimento dei cittadini. Evidentemente la grande battaglia delle Europee, che dà il Movimento Cinque Stelle in forte ascesa, ha fatto cambiare idea all’ex comico genovese, che ha provato a convincere il cosiddetto pubblico tradizionale, quello che ancora si informa dalla televisione e non da internet. Grillo è stato un mattatore ed ha tenuto testa alle punzecchiature di Bruno Vespa che provava a ricordargli che certi proclami, poi, devono tramutarsi in atti concreti.
Il Beppe nazionale su certi temi molto tecnici è sfuggente, ma ha dalla sua una passione, una verve, un eloquio coinvolgente che ha bucato il video. Gli italiani “incazzati” si saranno riconosciuti in lui. Grillo ha voluto anche precisare che di pure battute si trattava quando si riferiva alla vivisezione di Dudù e alla lupara bianca nei confronti di Renzi.
Su Rete 4 è andato in onda il grande show di Silvio Berlusconi che, senza freni, ha parlato di tutto. Forte delle voci, sempre più autorevoli, secondo le quali è stato vittima di un complotto, mentre, difendeva per davvero gli interessi dell’Italia Troika, Silvio è stato un fiume in piena, difficilmente arginabile da Del Debbio. Si è capito subito che il nemico numero uno non era Renzi, bensì beppe Grillo, apostrofato nuovamente come Hitler. E dopo aver raccontato nei dettagli il suo programma, ha messo la ciliegina sulla torta: “Votare per il Movimento 5 Stelle significa gettare il proprio voto, poiché i grillini in Europa non conteranno nulla.
Votare per i piccoli partiti che non supereranno lo sbarramento del 4%, significherà ugualmente, votare male. Votare la sinistra, quando si sa che il gruppo del Pse sarà minoranza, significa non voler rendere incisiva la propria espressione elettorale. Solo chi vota Forza Italia, all’interno del Ppe, può fare in modo che il suo voto conti”.