“Una Lecce migliore? Sta arrivando grazie a noi”. La Giunta Salvemini risponde alle critiche del centrodestra


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Dopo le critiche, arrivano le risposte. Non si fanno attendere le repliche da parte degli Assessori della Giunta Salvemini, aspramente criticati per alcune scelte compiute in questi primi mesi alla guida di Palazzo Carafa da parte dei consiglieri di opposizione di centrodestra.

Nel corso della conferenza stampa di ieri, gli azzurri – capitanati dall’ex Primo Cittadino Paolo Perrone – hanno affondato i loro colpi su alcuni grandi temi: dai lavori pubblici, all’organizzazione del piano traffico natalizio, fino alle politiche sociali intraprese dal governo cittadino e che mettono al centro il dialogo interreligioso.

Da Messuti a Guido, gli ex amministratori hanno elencato presunte falle nella gestione della città, lamentando improvvisazione e smania di rottura con il passato. Agli attacchi, però, hanno fatto seguito le repliche da parte della Giunta. A guidare le risposte è il vicesindaco Alessandro Delli Noci (già Assesore della giunta Perrone fino a un anno fa) che decide di replicare all’intervento di Gaetano Messuti, definito “pretestuoso”.

Delli Noci: “sui lavori pubblici abbiamo sottolineato anche l’importanza di Messuti”

“L’ex assessore ai lavori pubblici – dice –  ribadisce quanto l’avvio di alcune opere faccia capo alla vecchia amministrazione. Un fatto peraltro evidenziato da me e dallo stesso sindaco in occasione dell’inaugurazione dei lavori della darsena di San Cataldo, per la quale abbiamo sbloccato un cantiere fermo da anni e dato un’accelerata, iniziando i lavori a terra in attesa della consegna da parte della Capitaneria di porto dell’area a mare.

Insomma, essere criticati perché si continua a lavorare e bene mi sembra un modo per alimentare polemiche inutili che di certo non guardano al bene della nostra comunità. Poco prima di Natale, inoltre, la Capitaneria di porto ha concesso l’autorizzazione per l’avvio dei lavori di riqualificazione di Torre Chianca, cantiere che quindi sbloccheremo a breve. E così sarà anche per il ribaltamento della stazione ferroviaria.

Rispetto all’area dell’ex Tito Schipa – prosegue –  stiamo semplicemente rispettando l’iter previsto dalla normativa e suggeritoci dalla stessa Soprintendenza che ha, come noi, tutto l’interesse che i lavori in quell’area vengano avviati”.

Messuti, che nel corso del suo intervento ha toccato anche il tema delle marine, riceve anche la risposta di Silvia Miglietta, numero uno dell’Assessorato all’Urbanistica. “È stupefacente oltre che imbarazzante che il consigliere Messuti non conosca bene i fatti e gli aspetti tecnici riferiti al progetto di rigenerazione delle marine leccesi, ancor più, lo è dopo i lavori di apposite commissioni alle quali ha preso parte, evidentemente distraendosi. La conferma grave che questo importantissimo ambito della città non è mai rientrato realmente nell’azione delle politiche pubbliche della Giunta Perrone. La conferma ulteriore che l’inserimento delle marine leccesi nel Documento della Rigenerazione Urbana integrato e adottato nel 2016, fu un atto meramente simbolico al quale evidentemente non si intendeva dare attuazione, cosa che trova diretta conseguenza nel vuoto di contenuti, analisi e progetti nel PUG che si voleva impropriamente adottare”.

Foresio ironizza su Perrone: “strano che non sappia fare semplice calcoli”

Molto criticate, poi, sono state le scelte compiute – e le spese sostenute – per l’organizzazione delle festività natalizie. Ad alzare la voce ieri era stato Paolo Perrone, al quale decide rispondere l’Assessore al Turismo Paolo Foresio.

“Credevo fosse meno difficile per un bocconiano venire a capo di calcoli così semplici – ironizza Foresio – ma evidentemente mi sbagliavo. Perrone ci accusa di aver speso più della sua amministrazione per fare di meno. La realtà è l’esatto contrario: solo nel 2016 la giunta Perrone impiegò per organizzare la metà delle cose che abbiamo realizzato noi 249.054 euro, a fronte dei circa 182mila euro impiegati quest’anno. Questo per ristabilire una prima, elementare, verità.

Perrone dovrebbe ricordare poi che nonostante i 249mila euro, nel 2016 non fu illuminata piazza Mazzini, non ci furono addobbi sul Corso Vittorio Emanuele, né su via Augusto Imperatore. Men che meno nelle periferie. Eppure per le luminarie furono spesi 50.000 euro. Per il presepe furono spesi altri 32 mila euro, a fronte dei circa 18mila spesi quest’anno. Per la Fiera di Santa Lucia 37mila, al posto dei circa 15mila di quest’anno.

E poi il capitolo degli affidamenti diretti, sul quale si è sfiorato il ridicolo: intanto perché il grande accusatore è lo stesso sindaco che procedeva il 27 dicembre 2016 ad affidamento diretto per 77.500 euro per lo spettacolo di Capodanno, insieme a tutti i servizi ad esso connessi. Noi siamo andati sul Mepa praticamente per tutto, anche per la sicurezza dei due concerti di Capodanno, circa 2000€, quindi per importi molto minori della soglia sotto la quale è consentito anche l’affidamento diretto. Lo si è fatto anche quando si era in presenza di professionalità acclarate come quella delle ditte che hanno curato le luminarie, e dei quali, nel rispetto di leggi e procedure, abbiamo scelto di avvalerci anche a Lecce quest’anno, e le ringrazio per aver collaborato insieme, le ditte Mariano per piazza S. Oronzo, De Cagna per Piazza Mazzini e Perrotta per l’arredo urbano nelle periferie.

Resta una punta di amarezza nel constatare nell’ex sindaco Perrone un atteggiamento di chiusura, ostinata e senza proposta. Da un consigliere che è stato sindaco per dieci anni ci saremmo aspettati una diversa maturità e sensibilità nel cercare con la propria azione di contribuire, anche da consigliere di minoranza, al bene della città. Lo avevamo evidentemente sopravvalutato”.

Silvia Miglietta: “il dialogo tra culture fattore di crescita”

Infine, l’amministrazione non ha ignorato le parole del consigliere di Grande Lecce Alberto Russi, il quale si è scagliato contro le politiche di dialogo interreligioso promosse dai rappresentati delle comunità religiose della città, oltre che dall’Arcivescovo Michele Seccia. “Da parte nostra – scrive l’Assessore Silvia Miglietta – crediamo che lavorare alla reciproca conoscenza e al superamento dei pregiudizi sia importante per la città, perché pone le basi perché tutti si sentano partecipi della comunità leccese e impegnati per la sua crescita culturale e civile. Il dialogo e la convivenza delle differenze sono la chiave della pace e della concordia sociale”.