Report tumori. Rotundo: ‘Riconvertire Cerano è la madre di tutte le battaglie’

All’indomani della presentazione del ‘Report Salute e Ambiente in provincia di Lecce’ sono in tanti a chiedere che si agisca subito per eliminare le fonti inquinanti che minano la salute dei cittadini.

«Davanti alla gravità dei dati pubblicati con il “Report Ambiente e salute” della Asl nei giorni scorsi credo che la prima cosa da fare è convocare il Consiglio Comunale per decidere in quella sede quali iniziative intraprendere, sia sul piano politico-amministrativo che sul piano giudiziario, a tutela della popolazione leccese».  All’indomani della presentazione dello studio, fresco di stampa e presentato al museo Castromediano di Lecce, il consigliere del Pd Antonio Rotundo torna a ribadire la necessità di alzare la guardia.  Davanti a quei numeri preoccupanti che rilevano un’incidenza di tumori polmonari nel sesso maschile, riscontrati in provincia di Lecce negli ultimi anni è necessario un cambio di rotta.
 
«È  mia convinzione  – si legge nella nota a firma di Rotundo – che occorra un impegno in più direzioni,  a partire dal dato che colloca la nostra città al primo posto per  numero di siti inquinati censiti».  Secondo il consigliere del partito democratico, infatti, davanti alla drammaticità del quadro squadernato dai numeri del registro tumori  tocca intraprendere senza se e senza ma «la madre di tutte le battaglie per la difesa dell'ambiente e della salute dei cittadini, quella cioè della riconversione a metano della Centrale a carbone di Cerano». 
 
Anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano ospite al convegno aveva sentenziato che la decarbonizzazione era la strada giusta da seguire. Anzi, più di una strada… un impegno preciso. «La Puglia –  ha affermato il governatore – è stanca di produrre energia per il resto del paese e di avere in cambio dati sui tumori come quelli presentati nel report».
 
«Per anni e anni siamo stati in silenzio – ha aggiunto il Sindaco di Puglia – ma i dati epidemiologici che stiamo presentando oggi ci dicono, con la forza dei numeri, che la decarbonizzazione non solo va fatta, ma è una battaglia che non deve avere colori politici. C’è ancora chi dice che non si può convertire l’Ilva o la centrale Enel dal carbone al gas perché costa troppo. Chi pensa che l’energia o l’acciaio vadano prodotti col carbone perché costa meno, anche se questo mette a rischio la salute. Ebbene, se morire costa poco e sopravvivere costa molto, c’è qualcosa che non va nel ragionamento. Questa non è economia, ma un delirio da curare»
 
 
Quindi, come si legge nel comunicato stampa di Rotundo è «obbligatorio verificare se vi sono le condizioni per aprire un contenzioso di natura giudiziaria con Enel perché è di tutta evidenza il rapporto tra Cerano ed il peggioramento delle condizioni ambientali e di salute della popolazione dei territori circostanti e della nostra città».  



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