Lo sport è uno di quei temi che durante la campagna elettorale sembra assumere una importanza strategica, ma che immediatamente dopo il voto finisce per perdere appeal amministrativo, finendo relegato in coda all’agenda di ogni Esecutivo.
È una storia vecchia, questa. Prima delle elezioni lo sport viene considerato volano di crescita sociale e di sviluppo economico, visto che in molti programmi elettorali non si perde occasione per citare il tanto famoso turismo sportivo. Poi, chiuse le urne, per gli amanti dello sport diventa difficile anche trovare una piccola palestra in cui potersi allenare, con una programmazione che va sempre a farsi benedire.
Proprio per questo, per evitare il solito cliché, ben tre federazioni (Fipav, Fgi e Ficr) e 11 associazioni sportive dilettantistiche (Lupa Lecce, La Scuola di Basket, New Basket Lecce, Bee Volley, Polisportiva Wee Sport, Lecce Volley, Accademia Perulli, Asd Cronometristi, Futsal Lecce, Associazione Delfino, Asd Gpdm” in occasioni delle elezioni amministrative del prossimo 26 maggio a Lecce, hanno sottoposto ai cinque candidati sindaco un documento unico finalizzato a impegnare chiunque governerà il capoluogo a rispettare e realizzare cinque punti fondamentali.
Innanzitutto è fondamentale avere un Assessorato allo Sport che abbia in sé anche le deleghe per l’impiantistica scolastica ed extra-scolastica, superando la farraginosa tripartizione delle competenze (scuola-impiantistica-sport). L’assessore dovrà essere espressione del mondo sportivo dilettantistico o dovrà farsi affiancare da collaboratori esperti del ramo: basta improvvisazioni in materia e compensazioni politiche che creano solo caos tra le federazioni e le associazioni.
Sarà fondamentale realizzare un tavolo di concertazione con la Provincia dopo aver censito tutti gli impianti sportivi che sono in capo all’Ente di Via Umberto I, per metterli a disposizione dello sport in città.
Obiettivo fondamentale dell’Assessorato che verrà dovrà essere l’efficientamento degli impianti sportivi che dovranno pian piano dotarsi di un vero e proprio “libretto dell’impianto”.
Fondamentale sarà, inoltre, dotare di regolamenti d’uso e concessione tutte le strutture sportive; l’uso degli impianti dovrà essere regolamentato con criteri oggettivi di assegnazione improntati a legalità, obiettività, trasparenza e meritocrazia.
Per le associazioni più importanti dovrà essere previsto, ai fini di un’attenta programmazione del lavoro, la concessione d’uso pluriennale delle strutture.
Sarà fondamentale, infine, assegnare a ogni associazione un’unica sede di allenamento, per facilitare l’organizzazione delle attività.
Il documento è stato sottoposto a Erio Congedo, Carlo Salvemini, Adriana Poli Bortone, Arturo Baglivo e Mario Fiorella. La speranza è che per una volta lo sport non primeggi soltanto nelle promesse, ma anche nell’attività di governo.