Rinvii sul bando gestione rifiuti: l’On. Capone scrive al Prefetto, ‘tenere altissima la guardia’


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“Vorrei pregarla di continuare a tenere altissima la guardia, come sono sicuro stia già facendo, verso una situazione che presenta sicuramente caratteri preoccupanti e di eccezionalità, attenzionandola in modo particolare perché proprio quel ricorrere alla varie e reiterate proroghe non apra, anche indipendentemente dalla volontà dei gestori della cosa pubblica e dalla loro buona fede, falle pericolose che potrebbero costituire una minaccia per la stessa vita democratica della città e sicuramente per la gestione di imponenti risorse pubbliche e per il loro uso virtuoso e trasparente" – è questo l'incipit della missiva che l'On. Capone ha rivolto all'attenzione del Prefetto Palomba, esprimendo la massima preoccupazione per l'affaire Aro Le/9 del Comune di Parabita.

Si tratta dell'assegnazione del bando per la gestione di rifiuti,  soggetto a continui rinvii a data da destinarsi e conseguente proroga di gestione per "Igeco", un tecnicismo legale risultante contra legem che dilata, tuttavia, l'incarico della precedente concessione ormai scaduta; la mancata apertura delle buste del bando da 56 milioni di euro è stata oggetto, nei giorni scorsi, di una denuncia del Pd di Casarano rivolta al presidente Emiliano. Oggi, invece, si fa portavoce della questione il parlamentare Salvatore Capone, che definisce il comparto dei rifiuti "un ingresso privilegiato per la criminalità organizzata in settori dell’economia pubblica e dell’economia pulita".

"La gestione dei rifiuti è divenuta negli anni, come ci dice la mole di lavoro svolto dalle Commissioni parlamentari sul tema e i documenti prodotti, non solo un campo aperto di discrezionalità e utilizzo più che disinvolto di enormi risorse pubbliche – spiega L'Onorevole del Pd – una occasione ghiottissima perché proprio accanto alle voci presenti nei capitolati si affianchino oltretutto più o meno mascherate attività di gestione e smaltimento di rifiuti tossici e pericolosi che rappresentano un vero e proprio core business del crimine. Un rischio a cui questa terra ha già pagato e sta pagando un costo altissimo e che è necessario impedire in tutti i modi”.

"Destano preoccupazione e apprensione – afferma il parlamentare Capone nella lettera – i contenuti di quanto emerge da giorni sulla stampa in merito alla gestione dell’appalto di raccolta rifiuti nell’Aro 9, a partire dalle lettere che il Circolo Pd di Casarano ha indirizzato alla sua attenzione e a quella del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Un passaggio, in particolare – prosegue l'Onorevole, che al Prefetto Palomba chiede anche un incontro sulla vicenda – mi è apparso centrale nella ricostruzione della vicenda quando nelle lettere si afferma e si ribadisce 'il Comune di Casarano ha visto scadere il contratto con l’attuale soggetto gestore già nel 2013 e si trova a gestire il servizio mediante varie e reiterate proroghe’. L’ultima delle quali, l’ennesina, è stata disposta sino al 31 dicembre 2017 con determinazione del 1° marzo, ancora, 'nonostante il regime eccezionale di proroga, il sindaco e Presidente dell’Aro 9 dal settembre 2015 ha provveduto al blocco della procedura di gara già in corso, ne ha avviato letteralmente una nuova, che ancora non risulta conclusa'".

Infine, conclude: "Sono consapevole della delicatezza delle questioni tanto da averle rese oggetto di ben due mie interrogazioni al Ministro dell’Interno, nell’ultima delle quali richiamavo esplicitamente il Consiglio monotematico svoltosi a Casarano alla Sua presenza e le sue stesse dichiarazioni".