Casarano, risonanza magnetica ferma dal 15 novembre. Puglia Popolare lancia l’allarme


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“La Sanità in Puglia è ridotta ormai allo sbando e purtroppo continua a pesare sulla salute dei cittadini salentini. Aggiungiamo alle tristi note delle disfunzioni quella della Risonanza Magnetica dell’Ospedale di Casarano, ferma dal 15 novembre scorso, a causa di un guasto causato dal temporale. Va detto che il servizio di RNM di Casarano è uno dei più attivi e celeri del territorio, ma resta il fatto che l’ospedale è privo da dieci giorni della diagnostica sia per i pazienti ricoverati in attesa che per gli esterni che si erano faticosamente prenotati. Sembra che Emiliano ha deciso di abbandonare al suo destino l’Ospedale Ferrari di Casarano!”, non usano mezzi termini Luigi Mazzei e Ciro Del Coco, rispettivamente Coordinatore Provinciale e Responsabile del Dipartimento Sanità di Puglia Popolare circa lo stop di quasi dieci giorni del servizio di risonanza magnetica dell’ospedale “Ferrari” di Casarano

Così, dopo che il piano di riordino ospedaliero della Regione Puglia ha decretato la chiusura del punto nascita, il nosocomio della città del sud Salento è costretta a confrontarsi con un altro problema, quello, appunto, del non funzionamento della risonanza magnetica.

La presa d’atto del non funzionamento della macchina a seguito di un sopralluogo personale compiuto presso la struttura: “Dopo aver raccolto la lamentela di cittadini in attesa di un esame delicato e importante, che già aveva avuto un iter lungo di prenotazione, grazie alle infinite liste d’attesa,  ho personalmente dovuto constatare che la macchina risulta ferma e la sua riparazione procede a rilento ed interessa l’impianto esterno di raffreddamento dei magneti. Ma soprattutto non si ha idea di quando potrà rientrare in funzione.

Eppure si tratta di servizi manutentivi convenzionati pagati profumatamente, che evidentemente non sono controllati ed seguiti con la tempestività richiesta. L’alta priorità della materia imporrebbe urgentissimi interventi, che invece procedono a rilento.

La necessità di avere un assessore alla sanità di riferimento capace di interloquire con i territori – concludono Mazzei e del Coco – richiesto a gran voce anche dalle organizzazioni sindacali, è oramai improcrastinabile. Il Presidente Emiliano troppo impegnato con le sue ambizioni politiche nazionali sta trascurando il ruolo di governatore a cui era stato eletto ed ancor più quello di assessore alla sanità. Strano destino quello dei pugliesi, ossia quello di eleggere i presidenti della Regione che hanno sempre interessi diversi, appena raggiunta la poltrona pensano già alla successiva nazionale. Stesso comune difetto quello di Vendola ed Emiliano.