Rompere il silenzio, sfondare il muro delle omertà, dare voce a chi ha subito violenza. Si chiama “Rompiamo il silenzio” ed è il nuovo progetto messo in campo dalla Provincia di Lecce, tramite l’Assessorato alle Politiche sociali e alle Pari opportunità, per prevenire e contrastare il drammatico fenomeno della violenza sulle donne e sui bambini.
L’iniziativa è frutto del concorso di idee lanciato con un Avviso pubblico a gennaio scorso e coinvolge il mondo dell’associazionismo sociale, oltre che gli studenti del territorio salentino.
Questa mattina, a Palazzo Adorno, a Lecce, il presidente della Provincia Antonio Gabellone e l’assessore alle Politiche sociali e alle Pari opportunità Filomena D’Antini Solero hanno incontrato, per la prima volta, i rappresentanti delle 15 associazioni che hanno partecipato all’Avviso, i cui progetti sono stati valutati ed ammessi dal dirigente del Servizio Politiche sociali e di parità, coadiuvato da una commissione di esperti. (La graduatoria è pubblicata sul sito istituzionale dell’Ente all’indirizzo www.provincia.le.it).
Per realizzare la campagna sociale palazzo dei Celestini ha stanziato complessivamente 30mila euro e ogni progetto ammesso sarà finanziato per un importo massimo di 2mila euro.
“Le associazioni realizzeranno entro la fine dell’anno scolastico attività di sensibilizzazione ed educazione sul tema della violenza su donne e minori, anche attraverso laboratori, prevalentemente negli istituti di istruzione secondaria superiore, ma anche in alcune scuole medie ed oratori”, spiega il presidente della Provincia Antonio Gabellone.
L’assessore alle Politiche sociali e alle Pari opportunità Filomena D’Antini Solero evidenzia “Questa iniziativa è inserita nel Piano provinciale per la realizzazione di interventi locali per la prevenzione e il contrasto della violenza contro donne e minori, che è stato il primo Piano nato in Puglia e tra i primi in Italia. Tramite questo strumento abbiamo attivato ben sei centri antiviolenza nel Salento e una casa rifugio nel territorio di Lecce. Mancava a questa rete il supporto del terzo settore che ora arriva con questo progetto”. “Di fatto, abbiamo anticipato quanto proposto solo pochi giorni fa dal viceministro per le Pari opportunità Maria Cecilia Guerra che, sul tema del contrasto alla violenza sulle donne, ha messo anche in evidenza, tra i punti più importanti, quanto la prevenzione sia il primo passo da fare e quanto sia necessario educare i ragazzi su questi temi già da giovanissimi, anche a scuola. Esattamente come abbiamo pensato e stiamo facendo con i laboratori che coinvolgeranno i ragazzi e le ragazze nelle scuole. La violenza sulle donne è innanzitutto un fatto culturale e la cultura si cambia e si genera a partire dai più giovani”, conclude Filomena D’Antini Solero.
Le 15 associazioni ammesse sono: Donne Insieme Onlus di Lecce, Anespp – Puglia di Tricase, Astrea di Maglie, Sui Generis di Lecce, Strada Facendo di Lecce, Cooperativa Koreja a.r.l. di Lecce, Idea di Trepuzzi, Cif di Maglie, Il Faro di Monteroni, Compagnia Makaria di Squinzano, La Piramide di Taviano, Italia Equa di Copertino, la Cooperativa sociale Il Melograno di Lequile, la Congregazione religiosa “Suore delle divine vocazioni” di Supersano, la Parrocchia San Michele Arcangelo di Supersano.