Sanità, la Direzione della Asl di Lecce nel mirino di Forza Italia


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Ieri la chiusura del Centro Dermovenereo di Lecce, oggi il concorso per primario al reparto di Neurochirurgia del Vito Fazzi. Sembra non avere fine lo scontro tra Forza Italia e la Direzione della Asl del capoluogo salentino. È ormai come se ogni provvedimento emesso da via Miglietta  debba finire sotto la lente di ingrandimento del partito azzurro che proprio sulla sanità ha edificato le sue sconfitte contro Vendola ed il Centrosinistra. Insomma, chi di spada ha ferito, di  spada perisca: questo più o meno il senso della battaglia dei consiglieri regionali di FI.

Solo di qualche ora fa, come detto, la notizia della chiusura del centro fiore all’occhiello nella battaglia contro le malattie sessualmente trasmissibili, centro che, come ricordato da Luigi Mazzei nella sua interrogazione all’assessore Donato Pentassuglia, potrebbe essere riaperto a Brindisi con grave danno del diritto alla salute dei salentini  «Il Centro Dermovenereo offriva un servizio  diretto, ovvero senza necessità di prenotazione, anonimo e gratuito in una fase in cui non bisogna abbassare la guardia per questo è inaccettabile che venga chiuso con la ‘scusa’ di essere inutile, in quanto non rientrante nei cosiddetti LEA, i livelli essenziali di assistenza. Non è dato sapere, ovviamente, perché tutto ciò avvenga nel silenzio più totale, senza alcun dibattito pubblico, senza alcuna discussione aperta, ma attraverso decisioni cervellotiche che ricadono sulla comunità che le subisce».

Oggi, nuovo “attacco” indirizzato al direttore generale della Asl leccese, Valdo Mellone da parte della pattuglia composta da Barba, Aloisi, Congedo e Mazzei. Questa volta sul tavolo dell’assessore regionale alla sanità l’interrogazione verte sulla scelta del Primario del reparto di neurochirurgia del “Vito Fazzi” che, a quanto scrivono i forzisti riprendendo i rumor che circolano in città, sarebbe caduta sul terzo classificato al concorso che aveva ricevuto la votazione di “buono” a discapito dei primi due candidati giudicati con “ottimo” dalla commissione esaminatrice.   

«Alla Asl di Lecce, a quanto pare, – si legge nella nota- non si rispettano più neanche gli esiti dei concorsi e si stravolgono perfino le graduatorie. Proprio per questo è stata presentata un’interrogazione all’Assessore alla Salute, Donato Pentassuglia, per conoscere se corrisponde a verità ciò di cui tutti a Lecce discutono e per sapere quali siano state le valutazioni della Direzione generale della Asl che avrebbero portato al conferimento dell’incarico al terzo concorrente classificato e non ai primi due; e sapere, ovviamente, quali provvedimenti il Governo regionale, eventualmente, intenderà assumere».