«After the fall» (dopo la caduta). È questo il titolo dello speciale dedicato a Silvio Berlusconi. Parole messe nero su bianco. Ma a colpire sono le foto del Cav, per la prima volta senza filtri….
Potenza della stampa inglese, quella stampa che spesso ha criticato Silvio Berlusconi. Perché gli inglesi, gli inglesi sì! a differenza di tanti europei più italiani degli italiani nei loro difetti, il conflitto di interessi non lo hanno mai capito, non lo hanno mai sopportato e si sono chiesti come mai così tanto tempo è durato. Sono stati proprio gli inglesi del Sunday Times a togliere la maschera a Berlusconi, quella fatta di cerone e fondotinta, quella maschera che Berlusconi ha esibito liscia e levigata a dispetto del tempo, contro il tempo. Come tanti altri, ma forse più di tanti altri.
E invece il Suday Times gli scopre le rughe, quelle rughe che un uomo di quasi ottant’anni non può non avere e che sono l’impronta stessa della vita di un uomo, delle sue battaglie, delle sue vittorie, delle sue sconfitte. Tante, sia le une che le altre, sia pubbliche che private.
Per la prima volta il Cavaliere appare con il viso nature e non necessariamente è una sconfitta. Anzi, nel momento in cui, riabilitato da Matteo Renzi come padre costituente della Terza Repubblica, tra un processo giudiziario e l’altro, tra un Ruby Bis ed un Rubi Ter, in attesa di un Ruby quater, l’ex premier è ritornato al centro della politica. E addirittura i sondaggi danno il caimano in vantaggio sulla sinistra, come una fenice che è sempre in grado di risorgere dalle sue ceneri.
Finalmente, ci verrebbe da dire a guardare il viso di Silvio. Finalmente un uomo vero che va oltre un’immagine che il tempo necessariamente ha il potere di modificare. Il tycoon ottantenne diventa così non una maschera ma un riflesso veritiero di un’immagine allo specchio.
Si scioglie la cera rimane la carne, la carne viva di un uomo che sarebbe risultato molto più simpatico agli italiani se anziché presentarsi come l’invincibile si fosse presentato come un leader che non ha paura di invecchiare, che non teme gli anni che passano e che non si vergogna di commentare non soltanto i grandi successi che hanno contraddistinto la sua storia ma anche le tante sconfitte umane, personali e familiari che hanno segnato la sua vita, soprattutto negli ultimi anni.