Un cane maltrattato, il salvataggio grazie all’intervento di alcuni cittadini richiamata dalla “sofferenza” dell’amico a quattro zampe, il lieto fine e la speranza di una punizione esemplare per chi non rispetta gli animali: una storia come tante, se non fosse che ha come protagonista il primo cittadino di Gallipoli Stefano Minerva, accusato di aver lasciato il suo cane chiuso in auto, con il finestrino leggermente aperto, giusto per permettere all’aria di entrare. Solo che in queste ultime ore l’anticiclone Apollo sta regalando temperature quasi estive. Il diretto interessato però ‘smentisce’ categoricamente e rimanda le accuse al mittente.
Ma andiamo con ordine
A “denunciare” lo spiacevole episodio è il consigliere, Giampiero De Pascalis, che in un lungo post su Facebook ha raccontato per filo e per segno quanto accaduto, o almeno la sua versione dei fatti.
«Il sindaco Minerva è venuto a Galatina, ha parcheggiato la sua auto in piazza Alighieri lasciando all’interno il suo cane con un piccolo spiraglio per il ricircolo dell’aria e si è allontanato con un altro esponente di spicco del Pd locale e provinciale. La povera bestia, chiusa nell’abitacolo che si surriscaldava al sole, ha cominciato a dare segni di insofferenza abbaiando furiosamente, ma il suo padrone era lontano e non poteva raccogliere la richiesta di aiuto che arrivava con i latrati. La sofferenza è diventata tale che il povero cane ha cominciato a dimenarsi colpendo il vetro del finestrino sino a frantumarlo».
Sarebbero stati alcuni passanti, secondo De Pascalis, a soccorrere il cane, apparentemente denutrito. Che il padrone fosse il primo cittadino della Perla dello Ionio lo si è scoperto dopo, quando è intervenuta la polizia municipale che utilizzando i documenti dell’auto ha individuato il proprietario.
«Quello che è accaduto è inqualificabile e non servono ulteriori aggettivi per censurarlo, né ci sono giustificazioni che possano attenuare la gravità del fatto. Nonostante ci sia una legge che punisce il reato di maltrattamento degli animali questi episodi continuano a verificarsi e il paradosso, in questo caso, è che a commetterlo è stato un sindaco che si definisce politicamente corretto e che tra i suoi compiti istituzionali ha anche quello di curarsi dei cani presenti sul suo territorio» ha commentato il consigliere De Pascalis. «Mi auguro – conclude – che la giustizia si muova per Minerva nella stessa misura e con lo stesso rigore che colpirebbe un qualsiasi cittadino».
Minerva: “strumentalizzata la situazione”
«Prima che qualcuno speculi sulla situazione – ha replicato il primo cittadino stanco dei continui attacchi che “lo infangano – ci tengo a chiarire quanto di seguito. Qualche giorno fa a Galatina è successo un episodio sgradevole. Alcune persone, vedendomi uscire dalla macchina, hanno pensato bene di sfondare il finestrino della stessa convinti che il cane che portavo con me fosse in pericolo. Io ero nei paraggi, il cane non era assolutamente in stato di abbandono e il vetro è stato rotto senza motivo, considerato, inoltre, che il cane non dimostrava segni di sofferenza. Cosa questa che è stata abbondantemente appurata dai vigili urbani giunti sul posto. In poche parole, qualcuno ha pensato bene (male, oserei dire) di strumentalizzare la situazione a mie spese. Spiacevole (e triste) constatare che dall’altra parte vi sia l’opposizione del Comune di Galatina, rammaricata e delusa nei confronti del sottoscritto per non avere ottenuto l’appoggio dal Pd durante le amministrative. Purtroppo fare politica vuole dire ricevere attacchi beceri ma io, convinto della bontà delle mie azioni, vado avanti per la mia strada».