Di nuovo la SS 275, quella che collega Maglie al Capo di Leuca, al centro delle polemiche. Ma come, direte voi? Ormai la Giustizia amministrativa non aveva deciso nel senso di sbloccare l’impasse e dare il via ai lavori tanto discussi, con buona pace delle convinzioni ambientaliste?
E invece no. L’arteria torna al centro del dibattito politico, anche dopo gli ultimi pensieri espressi dal candidato alle Primarie per la Puglia ed attuale assessore regionale, Guglielmo Minervini, a Lecce nei giorni scorsi in piena campagna elettorale.
Da qui le considerazioni dell’opposta parte politica, nella figura del consigliere regionale di Forza Italia, Luigi Mazzei che afferma "La statale 275 è purtroppo oggetto di strumentalizzazione elettorale e il Salento, come spesso accade, è in balia delle smanie elettorali di qualcuno. È il caso del candidato Minervini che, pur facendo parte della Giunta che ha approvato il raddoppio della statale, oggi sostiene che non sarebbe una cattiva idea se restituissimo i fondi (!). Della serie: siate lieti, vi togliamo i soldi”.
"La Maglie-Leuca rappresenta un'infrastruttura essenziale per il Salento e, per questo – sostiene Mazzei venerdì prossimo parteciperò alla protesta a Leuca, organizzata dagli amministratori di Acquarica del Capo, giustamente preoccupati dal possibile storno dei fondi previsti per la realizzazione".
Certo, l'opera appare essenziale per garantire la sicurezza dei cittadini su quella strada e lo storno dei fondi sarebbe un problema. Mazzei, poi, precisa “il decreto ‘Salva Italia’ rappresenta un ulteriore rischio di perdita di fondi, giacché prevede la possibilità di riutilizzo delle somme per opere non compiute destinandole ad altre priorità”. In ultimo l’invito rivolto ad Anas perché “decida subito quale ditta deve eseguire i lavori. Il Salento non può più attendere".