Ci lasciammo, ai primi giorni di Gennaio, con una fragorosa protesta a Trepuzzi, sui binari della stazione ferroviaria locale. Nell'occasione, i dipendenti della ditta OMFESA – tra le principali realtà produttive del territorio – li occuparono per sensibilizzare la popolazione salentina e il panorama politico locale affinché arrivino in tempo le risposte necessarie. Poche ore prima, peraltro, ebbero un incontro col sindaco della cittadina, Oronzo Valzano. In questo mese, infatti, scadranno gli ammortizzatori sociali che permettono ancora, a molte famiglie, di poter soddisfare i bisogni di prima necessità. Sorge spontanea una domanda, però: quando tali misure avranno ormai esaurito il proprio tempo, i lavaratori che fine faranno? Se lo chiedono ancora loro, i diretti interessati alla vicenda, tanto da inscenare un simbolico dissenso stamattina nei pressi della Prefettura di Lecce. Seduti sulle scalinate, con una persona anche incatenata(come visibile dalla foto). Perché l'attesa sta diventando troppa, ormai.
Servirebbe un piano di produzione. E risulta piuttosto paradossale non riuscire ad avviarla nonostante le commesse che avvierebbero il processo fino alla vendita del prodotto finito, volendo esprimersi in termini economico-aziendali. Eppure, dalle eleganti sale di via XXV – a novembre scorsi – qualche risultato uscì fuori. Una conferenza permanente che mettesse al centro della vicenda l'attività di scouting. Ciò per rintracciare la miglior realtà societaria intesa a rilevare Omfesa, dando vita alle richieste dei suoi clienti. Lo stesso deputato parlamentare PD Salvatore Capone presente a quell'incontro, all'epoca, espresse ferrea convizione nelle possibilità di rilancio dell'attività trepuzzina.
Leccenews24.it, tempo fa – era circa ottobre – ascoltò le storie di alcuni operai durante un altro sit-in. Rimanendo allibiti davanti all'ennesima domanda di queste persone, padri di famiglia, al limite della disperazione:"Sapete cosa vuol dire morire di fame?".
Proabibile che in giornata vi sia un incontro col Prefetto al fine di ricevere almeno un aggiornamento sulla vicenda.