Stipendi pagati in ritardo, gli agenti Securpol tornano a protestare


Condividi su

Gli stipendi mancano anche a famiglie che vivono d’una sola mensilità e, di fronte alle retribuzioni  in ritardo, non è affatto semplice far fronte alle spese quotidiane, unitamente poi alla tassazione salata imposta dal governo. E così i dipendenti Securpol tornato in presidio a ridosso della Prefettura di Lecce, in via XXV Luglio, con l’intento di illustrare al Prefetto una situazione da essi definita inadeguata. E in un certo senso esasperante.

A raccontarci nel dettaglio le motivazioni di tale protesta c’ha pensato Donato Mazzeo, segretario provinciale di categoria CISAL:«Nonostante l’accordo aziendale sottoscritto lo scorso 10 ottobre, in cui si garantiva ai dipendenti salentini Securpol il saldo delle mensilità arretrate, ad oggi più di qualche agente lamenta di non aver ancora ricevuto nulla». Insomma, non tutti avrebbero ricevuto lo stesso trattamento e tale aspetto non è stato affatto digerito.

C’è dell’altro, però. L’altro aspetto sottolineatoci dal segretario Mazzeo riguarda l’adeguamento monetario del contratto collettivo nazionale: «Così facendo – prosegue – non si verificherebbero episodi che vedono una mancata alternanza dei turni di lavoro». Questo eviterebbe scenari in cui vi sono agenti che completano il proprio turno solo di notte, mentre altri operano esclusivamente di mattina. 

Tania Tornese