Era stato, come spesso accade in questi casi, lo Sportello dei Diritti per bocca del suo Presidente, Giovanni D’Agata a sollevare il problema dei tabelloni pubblicitari letteralmente “spuntati come funghi” nel capoluogo salentino. La preziosa segnalazione di un attento cittadino aveva acceso i riflettori sulla potenziale pericolosità per il traffico pedonale di questi “impianti di frecce indicatrici” istallati sui marciapiedi senza – almeno in apparenza – una particolare “cura” della loro posizione. Insomma, proprio coloro che la città la vivono giorno per giorno, che conoscono a menadito pregi e difetti, necessitano quando qualcosa non va di risposte. Da qui, una serie di domande poste dal Presidente dell’associazione, all’amministrazione comunale: quanti impianti hanno ottenuto le necessarie autorizzazioni? E quanti di quelli autorizzati a loro tempo lo sono ancora? E quali di quelli istallati rispettano i dettami del Codice della Strada e del relativo regolamento d’attuazione in tema di segnaletica?
Chiedere è lecito, soprattutto se al centro c’è la sicurezza dei persone, rispondere è cortesia. Così, in una nota l’amministrazione comunale ha voluto precisare e perché no, fugare i dubbi sollevati nei giorni scorsi «L'obiettivo del Comune è quello di limitare il proliferare selvaggio di tabelloni in città – si legge nel comunicato stampa inviata da Palazzo Carafa – e rimuovere quelli non in linea con il regolamento. Si precisa, infatti, che l'Amministrazione è ricorsa ai ripari approvando un nuovo piano per limitare gli strumenti di impiantistica pubblicitaria».
Per quanto riguarda gli impianti direzionali, invece, «il procedimento di rimozione è stato già attivato, ma è necessario attenersi ai tempi previsti dalla legge. Per quanto concerne, invece, gli impianti pubblicitari bifacciali (paline), la rimozione dei tabelloni avviata dal Comune è stata sospesa dal Tar che si riserverà di esprimersi nel merito il prossimo luglio».