Torre Veneri, l’Esercito convoca un tavolo per discutere sulla bonifica


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Un incontro negli uffici della Caserma Zappalà tra Esercito, Comune di Lecce, Provincia di Lecce, Regione Puglia e Arpa. È previsto per oggi questo importante appuntamento sul quale si parlerà di Torre Veneri e del poligono militare di tiro che è ormai lì da tanto, per alcuni troppo tempo. Da decidere, nel vertice promosso dall’Esercito, saranno i prossimi interventi da effettuare nella zona, dopo la richiesta di archiviazione dell’indagine penale in corso, che ha fatto e sta facendo discutere non poco.

“Sarebbe difficile individuare responsabilità penali in capo a singole persone dato che il Poligono è stato usato per attività addestrative nel corso di anni”. Con questa motivazione, circa una settimana fa, i pm Valeria Mignone ed Ennio Cillo avrebbero inoltrato al gip la richiesta di archiviazione in relazione all'indagine penale in corso sul Poligono di Torre Veneri, pur in presenza di evidenze anche derivanti dalla perizia che certifica lo stato di abbandono dei "rifiuti" costituiti da penetratori, bossolame e altro materiali risultante dalle esercitazioni a fuoco.

Una decisione che ha riacceso le polemiche e l’attenzione sulla questione e su una vicenda che diventa sempre più spinosa. Il fine ultimo è quello di trovare un accordo ed un percorso comune per arrivare al risanamento della zona marina. Questo processo passa necessariamente dall’incontro di oggi che dovrebbe deliberare su una vera e propria conferenza di servizi che, nei prossimi mesi, dovrebbe occuparsi della questione fino ad arrivare alla bonifica dell’area.

Problema sicuramente non facile da risolvere e che incontrerà vari intoppi e problematiche, fino a quando si tornerà a parlare dello stop alle esercitazioni di tiro, altra questione annosa su cui da tempo si sta battendo Lecce Bene Comune, con il suo capogruppo Carlo Salvemini. Il consiglio comunale ha già deliberato lo stop, ma non ha ancora formalizzato alcuna richiesta alla Scuola di Cavalleria.