Tra hashtag e strette di mano al Belloluogo, Giliberti lancia i 7 punti del programma per Lecce. E apre a Delli Noci


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Parco Belloluogo è la location scelta dal candidato sindaco Mauro Giliberti per lanciare i sette punti programmatici della sua Lecce del futuro. Accompagnato dal suo entourage al completo, tra strette di mano e hasthtag prende il via la campagna elettorale 2017 del centrodestra, accorso al completo per sostenere il candidato.

C’è il sindaco uscente Perrone, la senatrice Poli Bortone (tra i due si nota una certa freddezza), Saverio Congedo che si lascia fotografare intento a stringere la mano al candidato come sigillo di una “pace” ormai compiuta, non mancano neanche Paolo Pagliaro del Movimento Regione Salento, Paride Mazzotta (Forza Italia, ndr), Signore di Fratelli D’Italia e gli assessori Messuti e Coclite; le frizioni interne sembrano essere superate e sono tutti pronti a riunificarsi nella voce di Mauro Giliberti: “La priorità è un’ esigenza che è cambiata nel dibattito di tutto il paese e anche di Lecce, ed è la povertà – spiega Giliberti – questo non è un tema della campagna elettorale, ma è il tema; la riqualificazione delle periferie e delle marine sono altri punti prioritari che trovano espressione nel programma con l’hashtag “il sogno”, identificativo inoltre del porto turistico, reale svolta per lo sviluppo del territorio.”

Sui temi della povertà e delle marine, Giliberti spiega che a suo parere non è stato fatto poco, tuttavia la situazione preesistente, già difficilissima da affrontare, riportava un deficit di opere di urbanizzazione primarie e secondarie: “L’amministrazione uscente mi ha spiegato che, in termine di qualche mese, un anno al massimo, raggiungeranno una misura del 90% di realizzazione” dice il candidato in difesa dell’operato dell’amministrazione Perrone e tracciando, inoltre, una linea di continuità con l’amministrazione uscente.
Per Giliberti, l’ultimo ventennio sarebbe proprio stato utilizzato a dotarsi delle opere basilari e, soltanto a breve, si potrà iniziare a progettare uno sviluppo futuro del territorio, “sognando su basi solide” per usare un’espressione cara al candidato sindaco.

Rispetto all'accusa di essere il volto nuovo di un sistema in continuità con il passato amministrativo della città, ricevute precipuamente dall' ex assessore all’Innovazione, Giliberti risponde disconoscendo l’accusa politica in tal senso e rinnovando l’invito alla collaborazione con Delli Noci; l’apertura del candidato del centrodestra è motivata soprattutto dalla presenza del settimo punto programmatico nei suoi intenti che si occuperebbe proprio di innovazione: “C’è un rigo bianco li, alla voce “giovani opportunità e innovazione”, scritto di mio pugno, ce ne sono molti altri da scrivere insieme, ritengo che le persone intelligenti possano pensare di scrivere, parlando di  cose e non parlando di posti e postazioni.”
Giliberti, in merito all’invito a Delli Noci, non parla di “passi indietro” e tiene a specificarlo, ma in definitiva invita alla collaborazione l’ex assessore che per poter tornare a dialogare con il centrodestra dovrebbe, tuttavia, ritirare la sua candidatura a sindaco, cosa esclusa dallo stesso Delli Noci già nelle scorse settimane, a più riprese, per mezzo di dichiarazioni ufficiali.

Il tema del Teatro Apollo, che sta infiammando il clima pre – inaugurazione di polemiche, presente al sesto punto del programma di Giliberti è trattato senza però entrare nel merito della polemica alla quale, il candidato, si dice disinteressato: “ La polemica non mi appassiona, ad appassionarmi invece è l’Apollo e per questo tema gli hashtag sono ‘direzioneautorevole’ e ‘set’; il primo si traduce nell' ambizione di pensarlo come un teatro dal più ampio respiro europeo, con un direttore che possa avere un profilo autorevole, il secondo hashtag lo intende come strumento al servizio dei media nazionali ed internazionali che vogliano fare collegamenti da Lecce e servirsi dell’Apollo in maniera stabile e strutturata perché ci possa essere una promozione della città tutto l’anno, non esclusivamente in estate.”

Sull’opportunità della Ztl h24 nel centro storico, Giliberti lancia l’idea del referendum: “Perché non lasciare che siano cittadini e commercianti, veri fruitori della città, a decidere? Si potrebbe anche iniziare con l’esperimento delle domeniche.” 

Valentina Petrucci