Tutela antimafia e nuovo codice. Rinnovate le intese in Prefettura


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La tutela antimafia alla luce del nuovo codice: tra protocolli di legalità e accordi istituzionali. Questo il tema dell’incontro tenutosi presso la Prefettura del capoluogo salentino, alla presenza del Senatore Filippo Bubbico e del Governatore pugliese Nichi Vendola. Rinnovato il Protocollo “La rete dei Responsabile della Legalità” e sottoscritta con il sindaco di Gallipoli l’intesa “Le autorizzazioni e le licenze amministrative: le nuove frontiere degli interessi magiosi e l’attività di prevenzione“. 

Il core business della mafia ha sempre caratterizzato le infiltrazioni negli appalti pubblici. Non tanto per il fattore economico – comunque rilevante – quanto nell’intenzione di regolare il mercato e, ovviamente, il territorio tutto. Come una mano invisibile che gestisce gli affari in silenzio. Necessario, dunque, risulta l’adeguamento del Protocollo d’Intesa denominato “La Rete dei Responsabili della Legalità negli appalti pubblici” sottoscritto lo scorso anno, ma rinnovato questa mattina alla luce del nuovo codice antimafia, tra protocolli di legalità e accordi interistituzionali. Appuntamento tematico importante, dunque, quello tenutosi oggi presso la Prefettura del capoluogo salentino, dove tra gli altri era presente il Vice Ministro dell’InternoSen. Filippo Bubbico, giunto a Lecce per discutere assieme al Prefetto, Giuliana Perrotta, riguardo al rafforzamento dell’attività di prevenzione contro gli insediamenti mafiosi.

«Noi già due mesi fa abbiamo esaminato la questione Puglia  – dichiara Bubbico – Lecce è una realtà importante del nostro paese, e posso garantire che gli impegni assunti stanno diventando già operativi. Le disposizioni di un rafforzamento militare – nel quadro di una difficoltà generale – si vedranno a breve con le prime assegnazioni tese a rendere meno precaria la presenza delle forze di Polizia. Questo è un territorio esposto come tutti i territori italiani alle reti criminali. Ma presenta anche delle potenzialità straordinarie: grande capacità di fare, grande capacità di cogliere segmenti importanti di crescita puntando sulla cultura, sui paesaggi e sulle risorse locali. Proprio per questo l’attenzione deve essere più alta. Impossibile pensare a contesti ambientali fondamentali per il mondo – perché il Salento è diventato internazionale – insieme a una presenza di organizzazioni mafiose. Il peggior nemico per lo sviluppo e il consolidamento è l’economia illegale. Se noi riusciamo a sconfiggerla, avremmo sconfitto anche la marginalità di questa bellissima realtà del mezzogiorno d’Italia». La mafia guarda ai settori con maggiore profitto. E Il turismo, soprattutto nel Salento, è uno di questi. A maggior ragione, monitorare le strutture ricettive in un’ottica di prevenzione della criminalità organizzata rappresenta ormai una priorità nel Tacco d’Italia.

Sottoscritta inoltre con il Sindaco di Gallipoli, Francesco Errico, l’intesa denominata “Le autorizzazioni e le licenze amministrative: le nuove frontiere degli interessi mafiosi e l’attività di prevenzione”, che approfondisce le prospettive di intervento in quei settori economici soggetti ad autorizzazioni e licenze amministrative. La mafia, purtroppo, è giunta anche lì. Illustrato anche il contenuto dell’accordo con i Presidenti della Corte d’Appello e del Tribunale di Lecce, finalizzato alla circolarità delle informazioni nella disponibilità degli uffici giudiziari, per una maggiore velocità nell’accertamento dei requisiti antimafia. Presenti anche il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, il Presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, il Sindaco del Comune di Lecce, Paolo Perrone e – in videoconferenza – il Vice Presidente di Confindustria Nazionale, Ivan Lobello.