Vendita alloggi comunali del centro storico, il PD in coro:’Palese violazione della Legge’


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Come nei migliori racconti, bisogna prima effettuare una premessa per, più avanti, assimilarne meglio il significato. Nel 2011, il Comune di Lecce propose alla Regione un programma per l’alienazione di una parte del patrimonio comunale ai sensi della legge 560/93. Nell’idea, peraltro approvata sia dalla Giunta comunale (delibera N° 395 del 19.05.2011) che dal Consiglio (delibera N° 58 del 20.06.2011), il Comune, proprietario di 618 alloggi, puntò a venderne 174, specificatamente indicati nell’elenco allegato alle delibere. E la Regione, con provvedimento di Giunta n°2157 del 19 novembre 2013, ai sensi della legge 560/93, ne autorizzò la vendita.
 
Venne inoltre stabilito che il Comune, semestralmente, avrebbe dovuto relazionare sullo stato effettivo delle vendite ( tipo numero di alloggi venduti, somme introitate) e trasmettere i programmi di reinvestimento dei proventi (co. 5 dell’articolo unico della legge 560/93); ad oggi non è pervenuto alla Regione alcun riscontro da parte dell’Amministrazione Comunale, nonostante sollecitata con una recente nota del 16 settembre 2015. Ed è questa la ragione d’essere che ha portato il PD leccese, stamattina, ad indire una conferenza stampa presso la sede di cittadina di via Milizia.
 
Nella città in cui il problema della casa è da tempo una vera e propria emergenzaspiega Antonio Rotundo, consigliere comunale PD e presidente della Commissione Controllo a Palazzo Carafa – dove esiste una graduatoria di oltre mille famiglie in attesa di avere un alloggio, graduatoria che non scorre per motivazioni sulle quali il Pd ha tra l’altro chiesto alla Magistratura di indagare, investito il Prefetto di Lecce e sollecitato un approfondimento della Commissione nazionale antimafia, c’é materia a sufficienza per chiedere che si  faccia chiarezza ed in fretta  sulla vendita  di alloggi di pregio del centro storico al di fuori del rispetto delle procedure richieste dalla legge”.
 
Con delibera di Giunta comunale n°717 del 22 giugno 2015, fu anche approvato l’elenco dei fabbricati e dei terreni inclusi nel piano delle alienazioni, successivamente ratificato con delibera di Consiglio Comunale N°53 del 20.07.2015, in cui compaiono tra i fabbricati da vendere decine e decine di alloggi quasi tutti ubicati nel centro storico che però non figurano, al contrario delle rassicurazioni date dagli esponenti della giunta durante il dibattito in Consiglio, nell’elenco degli alloggi da vendere autorizzato dalla Regione. E lo stesso elenco era stato inserito nel piano delle alienazioni dell’anno 2014 e qualcuno di quegli alloggi è stato già venduto.