
La paura di perdere le Primarie sarebbe più forte della determinazione nello sconfiggere la xylella. Il rischio delle invettive degli ambientalisti minaccerebbe la corsa alla presidenza della regione del candidato del centrosinistra; per cui meglio lasciar propagare il vettore che trasporta il batterio killer che scatenargli contro una guerra di insetticidi anche se a basso impatto ambientale…
Una nuova lettura dei fatti o una provocazione di Forza Italia? Fatto sta che Luigi Mazzei, consigliere regionale forzista di Calimera lancia il sasso nello stagno: «Il tavolo di Roma ha ulteriormente rinviato la data della decisione finale, con un retroscena che dimostra l'assoluta inadeguatezza di Vendola e Nardoni ad affrontare l'emergenza. Si scopre ora da voci presenti al tavolo che la Regione si è dichiarata insoddisfatta del gruppo di ricerca in campo fino ad oggi. Il mancato convincimento di intervenire nella fascia di contenimento tra le province di Lecce e Brindisi non rinviene dal fatto che gli interventi chimici potrebbero inquinare, bensì dal fatto che le primarie del centro sinistra potrebbero essere influenzate dalle proteste ambientaliste, di Sel e di una parte consistente dell'elettorato di estrema sinistra. Vendola, Nardoni (quindi Stefano) sarebbero preoccupati più dalle primarie che dalla xylella!»
Il problema xylella continua ad essere una reale emergenza aggravata dall'inerzia irresponsabile della Regione Puglia che ancora ad oggi non ha calendarizzato la convocazione del Consiglio Regionale monotematico per discutere sulle strategie da adottare urgentemente e fare la ricognizione delle risorse disponibili per la ricerca, i primi interventi ed il ristoro agli agricoltori e vivaisti.
Il consigliere d’opposizione a Via Capruzzi torna sul tema della diatriba esistente tra la Regione Puglia e i ricercatori che propendevano per l’utilizzo di prodotti chimici contro il vettore della xylella.
«Mentre la parte scientifica che ha lavorato fino ad oggi è fortemente convinta della necessità di intervenire con mezzi comunemente usati in agricoltura al fine di fermare i vettori entro il mese di settembre (dopo non sarebbero più efficaci), la parte politica continua a frenare su tutto: interventi, risorse e ristori. Solo chiacchiere, rinvii e scuse insostenibili per non inimicarsi i sostenitori! (Sic!) intanto la xylella con i favori del clima continua a propagarsi»