Xylella, la Corte UE: ‘sì’ all’obbligo di eradicazione degli ulivi potenzialmente infetti


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Una sentenza che, nonostante risulti ancora assente la prova scientifica del nesso causale fra batterio ed essiccamento, sostiene il “all'obbligo di abbattere le piante potenzialmente infette da Xylella. A stabilirlo è la Corte Ue, secondo cui Bruxelles "può obbligare gli stati membri a rimuovere tutte le piante potenzialmente infettate" incluse quelle "non presentanti sintomi d'infezione, qualora esse si trovino in prossimità delle piante già infettate". Questa misura viene definita “proporzionata all'obiettivo di protezione fitosanitaria" nonché "giustificata dal principio di precauzione" in base alle prove scientifiche in possesso della Commissione. Insomma, una notizia che scuote l’ambiente agricolo, ma soprattutto politico, nel Salento. A cominciare dal Governatore pugliese, Michele Emiliano: “Purtroppo si legge in una nota appena battuta dall’ANSA la Corte ha ritenuto di confermare misure drastiche che rischiano di produrre conseguenze inimmaginabili per il nostro paesaggio e anche per la nostra economia. Ho convocato martedi prossimo la Task force per una valutazione nel merito degli effetti della sentenza".

Dopodiché, l’ex sindaco di Bari intende incontrare la Procura di Lecce e il Ministero dell'Agricoltura. "Sulla base della posizione italiana che scaturirà da tali incontri richiederò un incontro con le massime Autorità dell'Unione Europea, ovvero con il Commissario europeo per la salute e la politica dei consumatori Vytenis Andriukaitis, con il Commissario all'Agricoltura Phil Hogan e con il Commissario all'Ambiente Karmenu Vella". "Faremo di tutto – conclude – per proteggere il patrimonio paesaggistico della nostra Regione e per questo seguiremo ed sosterremo la ricerca scientifica e in particolare i protocolli sperimentali più promettenti volti a garantire una maggiore resistenza delle piante di olivo alla batteriosi".

"Siamo davvero senza parole: la decisione della Corte di Giustizia Europea, che ha dichiarato ufficialmente come "infetta" l'intera Provincia di Lecce, rischia di modificare irreversibilmente il paesaggio del Salento e della Puglia dei tratti più peculiari della nostra identità". Così Paolo Pagliaro, dell'Ufficio di Presidenza di Forza Italia. "Quel che è peggio – prosegue – è la certezza di aver perso treni importanti e tempo prezioso. Mi auguro vivamente che qualcuno si accorga del momento nefasto e cominci a smuovere le acque”. “Altrimenti – conclude Pagliaro – siamo pronti, se necessario, anche a fermare le ruspe e metterci la faccia contro decisioni assurde ed improponibili della giustizia europea".

L’Europa, che è prima responsabile del disastro Xylella non avendo adempiuto correttamente al controllo sullo scambio merci internazionale, oggi si appella al “principio di precauzione” per ricorrere nuovamente alle eradicazioni. Allo stato attuale le eradicazioni non risolveranno nulla e causeranno solo una desertificazione del territorio di cui Emiliano sarà chiamato a rispondere. L’unica strada è quella della ricerca e dello studio multidisciplinare.” Torna ancora una volta a parlare di Xylella il consigliere regionale M5S, vice presidente della Commissione Ambiente, Cristian Casili che ritiene “emblematico” che sulla questione Xylella la Corte di Giustizia UE si sia incartata per l'ennesima volta su una misura che, come dicono i giudici  "è proporzionata all’obiettivo di protezione fitosanitaria ed è giustificata dal principio di precauzione".

I monitoraggi – specifica – così come sono stati concepiti a questo punto serviranno solo a sprecare risorse pubbliche senza un efficace controllo delle infezioni che si riscontrano con difficoltà e scarsa precisione.

O si cambia rotta o qualcuno poi dovrà spiegarci perché queste misure così drastiche non hanno funzionato causando una desertificazione apocalittica a cui le comunità locali non staranno di certo a guardare dalla finestra”.