‘Heart team’ fa il suo ingresso al Fazzi: per la prima volta due équipe impiantano valvole aortiche con una tecnica innovativa


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Gli specialisti di emodinamica, i cardiochirurghi e i cardioanestesisti hanno eseguito, per la prima volta, due interventi per impiantare una valvola aortica protesica per via percutanea (TAVI) in anestesia locale. Tutti nella stessa sala operatoria. Da venerdì, «Heart team» è una realtà dell'Unità Operativa Complessa di Emodinamica dell’Ospedale “Vito Fazzi”.
  
Si tratta di un grande risultato, un traguardo semplice solo all’apparenza, raggiunto dai medici del nosocomio salentino, dove l’innovazione è una sfida quotidiana.
 
I pazienti, una donna di 84 anni e uomo di 80 anni, erano entrambi affetti da stenosi valvolare aortica severa. Per queste patologie non era possibile far ricorso alla chirurgia tradizionale per l'elevato rischio operatorio. Per questo, è stato pianificato un intervento alternativo: «la particolarità – spiega il dottor Giuseppe Colonna –  riguarda la tecnica utilizzata: non potendo accedere, come usualmente si opera per gli interventi di TAVI attraverso un accesso percutaneo (introduzione della protesi dal piano cutaneo) è stata isolata chirurgicamente l’arteria femorale che, per un decorso anatomico sfavorevole, avrebbe reso complicato l'accesso tradizionale».
  
Innovativa la tecnica e nuove anche le modalità operative: «Gli interventi – sottolinea il dottor Colonna – sono stati eseguiti per la prima volta al Vito Fazzi in collaborazione con i cardiochirurghi e i cardioanestesisti. Questa modalità sottolinea l'importanza del cosiddetto "Heart team" reso sempre più indispensabile per la gestione di questi pazienti complessi e, di fatto, anticipa il concetto di "sala ibrida" che rappresenta certamente il futuro della Cardiologia Interventistica».