Installata al Fazzi un’innovativa macchina per la radioterapia: è la prima in Italia


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I trattamenti brachiterapici presso l'Unità di Radioterapia Oncologica dell'ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce erano stati sospesi alcuni mesi fa sia per vetustà della macchina precedente che per consentire spostamenti interni richiesti dal cantiere del nuovo acceleratore lineare. La brachiterapia è considerata una ‘tecnica speciale’ non praticata in tutti i centri di radioterapia e che prevede il posizionamento di sorgenti radioattive a contatto con il tessuto da irradiare con lo scopo di aumentare la dose sul volume da trattare con il massimo risparmio dei tessuti sani limitrofi. Ciò aveva creato non pochi ‘disagi’ e problemi ai pazienti che necessitavano di questo trattamento, costretti loro malgrado a dover intraprendere lunghi viaggi per potersi curare.

Oggi potranno farlo di nuovo al nosocomio del capoluogo salentino grazie ad un nuovo sistema che offre, tra le tante, la possibilità di una sorgente radiogena ancora più piccola, 0.75mm contro l'1.5mm del vecchio macchinario. «Questo – dice Mario Santantonio direttore della radioterapia oncologica della Asl Lecce – consente di affrontare tumori dalla morfologia più complessa che necessitano una modellazione più precisa dell'area di irradiamento».
 
La nuova apparecchiatura ha sostituito il sistema per la erogazione di trattamenti brachiterapici, il Microselectron della Elekta, ormai tecnologicamente superata. Certo, poteva essere aggiornata ma senza rilevanti vantaggi aggiuntivi di efficacia e di lunga durata della macchina.
 
Per questo, come spiegato dallo stesso Giovanni Gorgoni direttore generale della Asl «Abbiamo preferito l'acquisto di una nuova macchina al costo di circa 116.000 euro. Si tratta del Flexitron Afterloader, un apparecchio che offre tecnologia più innovativa e garantisce un maggior numero di aggiornamenti e sviluppi a lungo termine. L'urgenza di dotare il territorio dello strumento  – si legge nella nota – mi era stata segnalata direttamente qualche mese fa anche da alcuni pazienti costretti ad andare fuori provincia per i trattamenti».
 
I trattamenti brachiterapici con il nuovo sistema che sono ricominciati ieri.
 
Il sistema Flexitron è il primo installato in Italia e si aggiunge al già importante parco tecnologico della radioterapia del Fazzi, dove sono in funzione anche due acceleratori lineari e cui, entro fine anno, si aggiungerà un terzo e più avanzato acceleratore. Confermato, infatti, per il 12 ottobre prossimo l'arrivo del Versa HD Elekta che sarà installato in quella che è tuttora area di cantiere dopo l'avvio, qualche mese fa, dei lavori di ristrutturazione edile e impiantistica.