Partiamo con qualche numero; così, giusto per darci un’idea. A Zollino, l’incidenza dei tumori maschili al polmone è del +100% rispetto al dato atteso. A Melpignano +235% dei tumori alla vescica delle donne. E non finisce qui. Riguardo all’incidenza tumorale nella Grecìa Salentina i dati registrano percentuali ancor più agghiaccianti. Rivelazioni da capogiro insomma, su cui si è avuto modo di discutere durante il primo “Cantiere per la sussidiarietà” organizzato dal CSV Salento, Forum Terzo Settore e Comune di Sternatia .
«Stasera abbiamo sollevato il velo della non conoscenza – ha precisato ieri, nel mezzo dell’incontro, il Presidente CSV Luigi Russo – mascherato da prudenza, fatalismo e complicità su un tema delicatissimo come quello dell'incremento delle patologie tumorali nella zona della Grecìa salentina».
Sussiste una possibile correlazione tra la questione ambientale e l’incidenza delle patologie tumorali? Da tempo, i volontari impegnati sul territorio chiedono delucidazioni rispetto agli inquinanti presenti nell'aria, nel suolo, nel sottosuolo (falda) onde capire se si possa parlare di un “caso Grecìa”. L'area in questione, tra discariche interrate e fumi dei complessi industriali vicini, viene da tempo considerata “zona rossa” dai volontari stessi.
«Vogliamo andare fino in fondo per capire quali sono le cause di questo mix esplosivo – spiega Russo – capace di creare un triplice danno, “ambientale”, “umano” e “sanitario”.. Le persone che si ammalano a causa di fattori esterni alla propria volontà e al proprio stile di vita sono delle “vittime” di un sistema che ha creato un danno spesso difficilmente calcolabile e non solo in termini di costi. Occorre aprire gli occhi e indagare attentamente per individuare i carnefici».
Danno ambientale, dunque, ma soprattutto umano. Stando ad un'elaborazione realizzata dal CSV Salento in collaborazione con Eurispes Puglia sul Registro tumori della Regione Puglia del 2011 – che prende come riferimento un periodo di 20 anni – sono i tumori ai polmoni quelli che allarmano nella Grecìa Salentina, presentando un +30% medio di incidenza nei maschi rispetto al dato atteso.
Interessata in particolare l'area Melpignano, Zollino, Castrignano dei Greci, Cutrofiano, Sternatia (questi 5 paesi hanno addirittura una media del +73% rispetto al dato atteso). Per le donne, sebbene i dati risultino esigui, si mette in evidenza il +100% di Zollino, il +47% di Sternatia.
Ma anche i tumori alla vescica destano allarme, con il picco del +79% nei maschi a Zollino, il +235% nelle femmine a Melpignano, il +143% nelle femmine a Cutrofiano, sempre in riferimento al dato atteso.
Infine per i tumori al sistema emolinfopoietico (linfomi non-Hodgkin, la malattia di Hodgkin e il complesso di tutte le leucemie) spicca il dato di Soleto con un +88% nelle femmine. In generale, spicca il dato del 200% a Melpignano del tasso standardizzato di mortalità per cancro, tristemente seguito da Castrignano dei Greci e da Zollino (176,2%) con una media, tra i paesi maggiormente interessati, che si attesta al 130,5%.
Segni evidenti di persone che chiedono l’accesso a delle cure sanitarie incapaci di rispondere in maniera adeguata alle eccessive richieste; così lievitano i costi della sanità pubblica, quelli diretti per farmaci e terapie e quelli indiretti per trasfusioni, legati agli interventi chirurgici cui spesso, chi è affetto da malattie degenerative, è costretto a sottoporsi.
C’è di più. Secondo i dati resi noti dalla Lilt – Lega Italiana per la lotta ai tumori, aggiornati al 2011, che intrecciano quelli sulla mortalità messi a disposizione dall'Istat e quelli dell'Osservatorio Epidemiologico della Regione Puglia, in vent'anni (dagli anni ‘90 fino al 2011) c’è stato un incremento pari al 38% della mortalità per cancro.
Nel solo 2011 sono 2.200 i decessi per tumore nella provincia salentina, 252 in più rispetto al dato atteso e con un tasso superiore rispetto alla provincia barese del 5,1% (444 decessi in più). L'emergenza riguarda il polmone: se in Puglia si sono registrati 1865 decessi (1543 uomini e 322 donne), nella provincia salentina sono stati 519 i decessi (429 maschi e 90 donne). Tra gli uomini si supera, quindi, il 22% della media nazionale e del 30% quella regionale.
Alla fine del "Cantiere", che resterà aperto fino a soluzione del problema, verrà elaborato e votato un "documento politico" – condiviso con l’intera popolazione – da inoltrare alle autorità competenti; esempio di alta espressione della proposta politica di un territorio, nella logica dell'art. 118 della Costituzione italiana.