Sarà una mission (quasi) impossible, ma il Lecce ci deve credere. Lo deve alla sua storia, al suo blasone, ai suoi colori, ma soprattutto ai suoi tifosi, figli di una terra che non si arrende mai. Il ko rimediato domenica scorsa contro nella semifinale d’andata contro il Foggia, un pesante 2-3, lascia comunque margini di speranze ai salentini che nella bolgia dello ‘Zaccheria’ domenica sera (ore 20.45), dovranno imporsi con due gol di scarto per accedere alla finalissima, oppure vincere con un gol di vantaggio e portare i Satanelli ai tempi supplementari.
Ricordiamo, infatti, che nei playoff della terza serie non vige la regola che regge le competizioni europee: per cui i gol fuori casa non valgono doppio in caso di parità e alla banda di Braglia un qualsiasi risultato vittorioso potrebbe sorridere.
Impresa ai limiti della riuscita per tanti motivi. Su tutti almeno due: la prestazione vista nella gara di andata, non certo esaltante al netto dello scatto d’orgoglio mostrato nella seconda frazione, e l’abilità dei foggiani nel saper tenere palla, riuscendo ad arrivare dalle parti dei pali avversari con una facilità a tratti disarmante.
Bisognerà lavorare tanto, e sodo, insomma, in questi giorni che portano al match di ritorno. In città l’aria che si respira varia di minuto in minuto. A tratti pare esserci sconforto e rassegnazione e per alcuni è meglio non illudersi per limitare ulteriori scottature, mentre altri credono nell’impresa, certi, alcuni tifosi, che questo pazzo Lecce può davvero tutto.
Bisognerà partire per forza di cose dai gol di Moscardelli e Lepore e dalla prestazione della seconda frazione. La ripresa della preparazione è fissata per oggi pomeriggio, alle ore 15.30, sul manto erboso dello stadio di 'Via del Mare', dove i salentini si ritroveranno lontani da occhi indiscreti.
Alla ripresa si valuteranno le condizioni fisiche dei difensori Gianluca Freddi e Alessandro Camisa, ma i due non faranno parte della comitiva nemmeno per il prossimo impegno. Sono sette, invece, i diffidati tra i giallorossi; si tratta di Abruzzese, Cosenza, Papini, Surraco (ammoniti questi nel primo incontro contro il Bassano), Legittimo, Lepore e Doumbia. Tutti questi, titolarissimi, giocheranno con il rischio di saltare la prima gara della, eventuale, finale.