Catania in campo, nella mattinata di ieri, presso lo stadio "Guido Vantaggiato" di Copertino per gli ultimi scorci di preparazione in vista del big match contro il Lecce al “Via del Mare”. Terminata la fase di riscaldamento, mister Pancaro ha distribuito le casacche e diretto specifiche esercitazioni tattiche. La rifinitura si è conclusa con le prove degli schemi e delle conclusioni dirette sui calci piazzati, seguite da una sessione di stretching. L'allenatore ha convocato 24 giocatori, tra i quali alcuni potrebbero definirsi un vero e proprio lusso per la categoria. Proprio come i giallorossi, infatti, gli etnei possiedono tutte le carte in regola nel tentativo di raggiungere la vetta del girone, puntando dritti al campionato cadetto.
Cominciamo dagli ex: Stefano Ferrario, Leonardo Nunzella e Luigi Falcone. Il difensore di Rho vanta addirittura delle presenze nella massima serie coi giallorossi. Erculeo centrale, garantisce ordine e disciplina all’interno dell’area di rigore. Chissà che bella sfida con Davide Moscardelli, sebbene sarebbe più scaltro fronteggiarlo collocando una pedina dal dribbling facile. Uno tipo Balint Vecsei, ad esempio, in splendida forma e pronto a confermare quanto di buono dimostrato a Martina Franca. Gli altri due calciatori brindisini, invece, ritraggono un passato piuttosto recente, ossia quello dell’era Tesoro. Occhio soprattutto al centravanti, le cui giocate dimorano ancora nella mente dei tifosi.
E poi, c’è il “piatto forte”, composto da tre fuoriclasse assoluti, con precedenti di valore negli anni trascorsi. Non si può non iniziare da Gianvito Plasmati. L’attaccante materano, bomber di razza, viene ricordato dall’Italia calcistica grazie alla rete inflitta ai danni della Juventus, al “Delle Alpi”, nella stagione 2008/2009. Putacaso, indossava la casacca rossoazzurra. Ariete dell’area piccola, bravo nelle sponde e temibilissimo su calcio piazzato. Freddi e Camisa avvisati.
Calil e Russotto, poi, rappresentano una certezza. Il primo lì davanti assicura classe da vendere, anche se con ogni probabilità salterà la sfida. Tecnica invidiabile e vizio del gol, oltre che un buon tiro dalla distanza, costituiscono la peggiore, possibile, spina nel fianco della retroguardia leccese. Il secondo, invece, necessita di poche presentazioni. I trascorsi in A e in Under 21 parlano da soli. Abile centrocampista d’interdizione, elegante col pallone tra i piedi, metronomo lungo la linea mediana e dall’intelligenza tattica strabiliante. Se la spunteranno i ragazzi di mister Antonino Asta, dunque, bisognerà davvero complimentarsi con Papini e compagni, questo è poco ma sicuro.