Braglia: ‘commessi errori, ma andiamo a Foggia per l’impresa’. Lepore: ‘ripartire dallo spirito dei nostri tifosi’


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Musi lunghi, ma anche tanta speranza di poter ribaltare il risultato al ritorno. Gli sciagurati primi venti minuti del Lecce contro il Foggia, inutile nasconderlo, hanno seriamente compromesso la possibilità di conquistare la finale che regalerà l’ultimo posto disponibile nel campionato cadetto.
 
La reazione avuta nonostante il doppio svantaggio forse avrebbe abbattuto qualsiasi compagine, ma bisogna essere onesti nell’ammettere che la reazione caratteriale dei giallorossi non chiude definitivamente la porta in faccia a capitan Papini e compagni.
 
Al termine dei primi 90 minuti della semifinale playoff, davanti ai taccuini della stampa un solo inciso: ‘Sarà dura, ma domenica allo Zaccheria faremo di tutto per andare in finale’.
 
‘Abbiamo fatto errori, inutile nasconderlo, soprattutto nei primi venti minuti. Poi con l’ingresso di Caturano la partita è cambiata’. Queste le prime parole del tecnico dei salentini Piero Braglia. ‘Nei primi frangenti della gara non eravamo noi, sia come intensità, sia come cattiveria: purtroppo queste sono partite che al minimo sbaglio si paga. Inutile nascondere che per il ritorno i favoriti saranno loro, ma noi andremo in terra dauna per giocarci le nostre chance’.
 
‘Mi sono piaciuti molto – prosegue – Caturano, Moscardelli e anche Doumbia finché è rimasto in campo. In questa settimana dobbiamo aggiustare qualcosa per il match di ritorno. La formazione? Avevo qualche dubbio sull’undici iniziale, ma non volevo sconvolgere gli equilibri che in sette mesi ci hanno portato fino a qui. Con il senno di poi, però, non rifarei le stesse scelte’.
 
Il tecnico toscano poi elogia il tifo giallorosso: ‘penso che si trovino pochi tifosi come i nostri, bisogna ringraziarli e cercare di fare un grande ritorno per loro. Come minimo glielo dobbiamo’.
 
È stata poi la volta del capitano rispondere alle domande. ‘Sono partiti molto forte e per i primi venti minuti non siamo riusciti a trovare la misura giusta – ammette Papini – poi abbiamo giocato meglio e avuto altre occasioni per pareggiare, senza però riuscirci. Ma resta ancora tutto aperto’.
 
‘Per quel che riguarda il terzo gol – prosegue il centrocampista romano – dovrei rivedere l’azione perché onestamente non la ricordo, ma è stata una marcatura che non ci voleva, arrivata dopo che noi avevamo ripreso coraggio. Abbiamo dimostrato però che ci siamo. È chiaro, bisognerà andare lì per fare un’impresa e vincere la partita: sarà difficile, ma possiamo farlo’.
 
Infine a parlare è il marcatore della seconda rete dei salentini, Checco Lepore. ‘Più che delusi siamo incazzati – chiosa il leccese doc – e volenterosi di ribaltare il risultato. All’inizio ci hanno sorpreso, ma ci abbiamo messo molto del nostro perché sapevamo come giocava il Foggia.
 
Adesso bisogna ripartire dal secondo tempo. Il rigore? Mi sentivo di calciarlo: Moscardelli mi ha chiesto se volessi farlo io e non mi sono tirato indietro. Per quel che riguarda il finale (momento in cui tutto il ‘Via del Mare’ ha temuto un infortunio al suo numero 7, ndr), posso dire che sono scivolato due volte nel calciare il pallone e ho sentito molto dolore, ma dopo è passato tutto e forse si è trattato solo di un crampo’.
 
Chiosa finale sulla formazione titolare: ‘mister Braglia ha curato tutto nei minimi dettagli e ripeto che la colpa è stata solo nostra. I tifosi ci sono stati sempre vicini, caricandoci, dobbiamo ripartire dal loro spirito per andare a vincere e convincere a Foggia tra una settimana’.
 
Bocche serrate, invece, in casa Foggia: al termine del match, infatti, è stato comunicato che nessuno, tanto meno mister De Zerbi, avrebbe parlato con giornalisti in sala stampa.